Stipendi e Tfr non pagati Un tesoretto da 4 milioni

La Camera del Lavoro di Lodi ha raddoppiato le pratiche aperte per le vertenze. Tra i diritti negati: violazioni contrattuali, licenziamenti e crediti non versati

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di Laura De Benedetti

Sono circa 4 milioni di euro i soldi che spettano ai lavoratori lodigiani e che sono stati indebitamente trattenuti dai datori di lavoro nel 2021. Di questi l’Ufficio vertenze della Camera del Lavoro di Lodi ha “recuperato“ oltre 2,6 milioni e ha restituto il “maltolto“ ai dipendenti cui spettavano. La parte restante, 1 milione e 491mila euro, sono invece crediti accertati con sentenza del Tribunale ma che devono ancora essere incassati.

A vedere reintegrati i propri diritti e a recuperare la somma di 2 milioni e 637mila euro nel 2021 (frutto di vertenze aperte anche in anni precedenti) sono state 265 persone: la media è, dunque, di 10mila euro a testa.

"Sono soldi dei lavoratori che qualcun altro si è tenuto in tasca – sottolinea la segretaria generale della Camera del Lavoro, Eliana Schiadà – e si è dovuto far fatica a riportare a casa. Queste cause hanno portato 200 nuovi iscritti alla Cgil (erano 21.346 al 31 dicembre 2021, di cui circa la metà pensionati). Stiamo cercando di ampliarci sul territorio: oltre allo sportello aperto tutti i martedì pomeriggio a Lodi Vecchio, ora ogni terzo sabato del mese, dalle 9 alle 12, c’è un addetto specializzato nella nostra sede a Casalpusterlengo".

L’ufficio, diretto da Eugenio Vicini con Alessandro Nodemi e Giovanni Marsala e col supporto di avvocati specializzati in diritto del lavoro che operano in convenzione, si occupa di quattro settori d’intervento. Gli ambiti sono il recupero crediti, legato a mancate retribuzioni, Tfr o a differenze retributive per applicazioni erronee di contratti; le violazioni contrattuali, come licenziamenti, mancato rispetto dei termini per apprendistato, lavoro nero; procedure concorsuali per il recupero crediti nei casi di fallimenti, concordati, liquidazioni coatte; consulenza per tipo di contratto applicato e cessazione di rapporto di lavoro, con dimissioni telematiche.

Le pratiche aperte nel 2021 sono state 1.398, +91% rispetto al 2020 (1.451 quelle chiuse), che però è stato l’anno anomalo del Covid: 508 hanno riguardato terziario e commercio, 257 la logistica, 173 la metalmeccanica, 153 i lavoratori atipici.

Le motivazioni sono state relative a recupero crediti (213 casi), violazioni contrattuali (89), assistenza dimissioni telematiche (971) " molto frequenti per mancati pagamenti o per cambiare un lavoro quando è precario", procedure concorsuali (125 vertenze; 47 i fallimenti dichiarati dal Tribunale di Lodi nel 2021).

"Avere questi dati è importante – afferma Vicini – anche per la contrattazione collettiva: ci indica dove ci sono problemi specifici di tipo contrattuale e quindi dove intervenire".