Piccoli alunni e sintomi: "Stiamo impazzendo"

Casalpusterlengo, mamma testimonia le difficoltà nei casi di sospetti Covid e di semplici assenze

Migration

In caso di assenza dei bambini da scuola le mamme lodigiane non sanno ancora oggi come muoversi. Racconta il problema, vissuto personalmente e percepito in altre famiglie, la mamma M.G.F. di Casalpusterlengo. La speranza della donna, quindi, è che venga fatta presto chiarezza. "Venerdì della scorsa settimana il mio bimbo più piccolo era raffreddato. La pediatra gli ha prescritto il tampone e tutta la famiglia è stata messa in isolamento. Martedì abbiamo eseguito l’esame al “punto tampone“ per gli studenti di Casale ed il piccolo è risultato negativo. Ricevuto il certificato lo abbiamo fatto tornare a scuola". Il genitore si chiede "quanti bambini con solo un raffreddore e subito costretti a fare tamponi, sono realmente risultati positivi? Sarebbe bello saperlo. Non è il caso di aspettare qualche giorno di raffreddore prima di fare un tampone?".

E la preoccupazione: "Al nostro asilo nido richiedono un certificato medico in caso di assenza, anche solo di un giorno, ma il pediatra dice che, se i motivi sono diversi dal sospetto Covid e non c’è tampone, non rilascia nulla. In questo caso noi genitori cosa facciamo se un bambino è assente perché semplicemente ha dormito male e non si è svegliato? O per altri motivi?". La mamma spera inoltre che nel Lodigiano ci si attivi come già avvenuto in Emilia Romagna per i tamponi domiciliari. "Vedere bambini in fila per il tampone con 39 di febbre provoca dispiacere" rimarca ancora.

La Regione Lombardia prevede che nel caso "in cui lo studente non venga sottoposto a tampone, in quanto la sua sintomatologia non è riconducibile a Covid-19, il medico curante o il pediatra indicherà alla famiglia le misure di cura e, in base all’evoluzione del quadro clinico, valuterà i tempi per il rientro al servizio educativoscuola. Poi si valorizzerà quella fiducia reciproca alla base del patto di corresponsabilità fra comunità educante e famiglia".

Paola Arensi