REDAZIONE LODI

Maltempo: esonda la roggia, case e cantine allagate a Santo Stefano

Colpa di un tronco, paura tra i residenti. L'allarme quando i cani hanno iniziato ad abbaiare nervosamente di Mario Borra

Orto allagato a Santo Stefano Lodigiano per l'esondazione della roggia Abbadessa

Santo Stefano Lodigiano, 12 novembre 2014 - Esonda un corso d’acqua e le case tra via Amba Alagi e via Mameli finiscono a mollo. Un’intera zona allagata. Ieri all’alba una decina di famiglie ha dovuto fare i conti con l’acqua alta che è penetrata dappertutto: garage, cantine, orti. Un disastro. È stata la roggia Abbadessa, che scarica successivamente nel colatore Gandiolo, che, ad un certo punto, ha straripato a causa delle intense piogge di questi giorni, ma soprattutto in conseguenza di un enorme tronco d’albero il quale aveva occluso interamente il tratto di roggia più stretta in corrispondenza di un vecchio mulino. In pratica, l’acqua è tornata indietro e non più riuscita a rimanere nell’alveo naturale.

L’evento è avvenuto in piena notte con il livello del corso d’acqua che si è alzato inesorabilmente di ora in ora: solo ieri alba, poco prima delle 5, i residenti si sono accorti che qualcosa non andava. Alcuni cani abbaiavano nervosamente e quando alcuni residenti sono usciti per capire cosa stesse avvenendo si sono accorti che il torrente stava lambendo le loro abitazioni ed aveva già invaso le loro proprietà. Il corso d’acqua era esondato ed aveva invaso il terreno agricolo vicino alle case e, a sua volta, aveva tracimato finendo nelle cantine, nei garage e negli orti, invasi da almeno un metro e mezzo di acqua. I cani, alcuni dei quali già letteralmente con l’acqua alla gola, sono stati salvati in extremis cosi come le galline che rischiavano di affogare.

Gli abitanti si sono messi subito a lavorare per liberare dall’acqua con secchi ed idrovore personali. Ma il danno era ingente: suppellettili ed arredi conservati nelle parti più basse delle case sono stati danneggiati o distrutti. In mattinata sono giunti sul posto anche i vigili del fuoco del distaccamento di Casale che hanno aspirato l’acqua dalle cantine e dagli orti letteralmente sommersi. Le operazioni di pulizia e sgombero sono proseguite per tutta la giornata. Il maxi tronco d’albero è stato rimosso grazie all’intervento dei vigili del fuoco che hanno “imbracato” l’ostacolo e dunque l’effetto tappo è stato scongiurato. Nella notte tra lunedì e martedì, i vigili del fuoco erano dovuti intervenire anche in via Adda a Castiglione D’Adda e in viale Trento a Codogno per allagamenti. Ieri mattina inoltre black out improvviso in via Fleming a Casale e per alcuni lunghissimi minuti sono rimasti al buio anche l’ospedale e la casa di riposo. Problemi di acqua “alta” anche in piazza Cairoli a Codogno: nella serata di lunedì diverse pozze si sono formate mentre il parco si è trasformato in un acquitrino e pure la fontana ha rischiato di esondare. mario.borra@ilgiorno.net