LungoAdda ripulito dai cittadini

Maura Fassi, del gruppo Plastic free: "L’idea è quella di realizzare quest’iniziativa su tutto il territorio"

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di Carlo D’Elia

C’è un senso civico che combatte l’inciviltà e che nel fine settimana ha schierato un esercito di volontari per ripulire dalla plastica abbandonata giardini, vie e strade di campagna. Circa una trentina i partecipanti, sparsi in tre zone del territorio, hanno raccolto quintali di rifiuti abbandonati. L’iniziativa si è tenuta sabato pomeriggio nei territorio di Borgo San Giovanni, Lodi Vecchio, Tavazzano e Lodi, nell’area del Parco Tecnologico Padano. In questi luoghi, piccole squadre di volontari, composte da 4-5 persone, tutti armati di guanti, pinze per raccogliere i rifiuti, sacchetti e soprattutto tanta buona volontà, hanno percorso tutti i sentieri e le aiuole per ripulire le zone dai mozziconi delle sigarette, dalle cartacce, dalle deiezioni dei cani e da tutti i rifiuti che si trovavano davanti. Alla fine della giornata sono stati riempiti decine di sacchetti di rifiuti, differenziati e pronti per essere smaltiti in discarica. "L’idea è quella di realizzare questo tipo di iniziativa su tutto il territorio - spiega Maura Fassi, che vive a Castiraga Vidardo, ed è una delle referenti del gruppo Plastic free nel Lodigiano -. Nell’area di Lodi è stato raccolto tanto, dalle bottiglie di plastica alle lattine. Ma anche elettrodomestici, vestiti e purtroppo del cibo ancora nuovo. Serve maggiore attenzione da parte di tutti. Pulire il nostro territorio vuol dire amarlo". Il prossimo appuntamento, questa volta promosso dalla onlus Plastic Free, si terrà sabato 7 marzo a Graffignana (il raduno per chi vorrà partecipare è nel parcheggio dell’ospedale di Sant’Angelo Lodigiano).

"Ci aspettiamo una grande partecipazione da parte dei cittadini - dice la referente Fassi -. Ogni iniziativa è organizzata in accordo con il Comune dove si svolge. Resta naturalmente un’iniziativa spontanea, dove i cittadini si mettono a disposizione. La spazzatura è ovunque, abbandonata senza criterio e pudore, dentro e fuori le zone urbane. Una vergogna che coinvolge, senza che nessuno possa chiamarsi fuori, servizi pubblici ma anche cittadini dotati evidentemente di scarsissimo senso civico. Allora, forse, il senso civico si può provare a rilanciarlo, magari con iniziative come questa".