L’indagine della Guardia di Finanza Iva evasa, amministratore nei guai

Una società che commercializza materiale informatico avrebbe sottratto all’erario quasi 900mila euro. Scattato il sequestro di contante, immobili e autoveicoli nella disponibilità della società e dell’uomo.

L’indagine della Guardia di Finanza  Iva evasa, amministratore nei guai

L’indagine della Guardia di Finanza Iva evasa, amministratore nei guai

di Stefano Zanette

Poco meno di 900mila euro. E’ la cifra che, in base alle indagini della Guardia di finanza di Pavia, una società pavese che commercializza materiale informatico avrebbe sottratto all’erario, evadendo l’Iva. E per la stessa somma la Procura di Pavia ha chiesto e ottenuto dal Gip il decreto di sequestro preventivo, che è stato quindi eseguito dalle stesse Fiamme gialle pavesi. La vicenda è stata resa nota ieri con comunicato stampa della Procura di Pavia, firmato dal procuratore Fabio Napoleone, diramato anche dalla Guardia di finanza. L’amministratore della società pavese, che opera nel settore della commercializzazione di computer e software, è stato denunciato, in stato di libertà, per omesso versamento di Iva, una forma di evasione che configura ipotesi di reato penale. "Il Gruppo della Guardia di finanza di Pavia - spiega la nota della Procura pavese - ha avviato una verifica fiscale nei confronti della citata società pavese, ha analizzato la documentazione contabile rinvenuta, operato il riesame dei conti della società e ricostruito tutti i rapporti commerciali. Approfondendo ogni singola operazione commerciale ed incrociando i dati delle fatture, i finanzieri sono riusciti a ricostruire l’intero ciclo aziendale". E sono emerse le presunte irregolarità, in particolare per il mancato versamento dell’Iva. "Al termine degli accertamenti - prosegue il comunicato della Procura - è stato constatato quindi come l’impresa pavese non aveva provveduto al pagamento dell’Imposta sul valore aggiunto per complessivi 864.369 euro e, per tale ragione, l’amministratore della società è stato quindi denunciato all’Autorità giudiziaria pavese per omesso versamento di Iva".

Oltre alla denuncia penale è scattato anche il consueto iter per il recupero di quel che viene contestato che sia stato sottratto all’erario, con la richiesta di sequestro per una cifra appunto equivalente, di poco inferiore ai 900mila euro. Al momento la richiesta della Procura, che ha portato al decreto del Gip del Tribunale di Pavia, è il "sequestro preventivo di denaro contante, immobili ed autoveicoli nella disponibilità della società e dell’amministratore". L’iter giudiziario seguirà il suo corso, solitamente coi i ricorsi e le opposizioni nei vari gradi di giudizio, e se verrà confermata la responsabilità, al momento contestata nella fase delle indagini preliminari, seguiranno il sequestro definitivo finalizzato alla successiva confisca.