Isola Carolina Ecco i motivi della bocciatura

La Soprintendenza sul caso Cascina Colombina "Sbagliato pensare a ulteriore consumo di suolo"

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di Laura De Benedetti

"Sull’ampliamento della cascina Colombina all’Isola Carolina abbiamo detto che, anziché costruire un nuovo fabbricato, con relativo consumo di suolo, in un’area parco su cui insiste un vincolo paesaggistico, è meglio utilizzare spazi pubblici alternativi". Così Elisa Appendino, referente dell’area di Lodi per la tutela del patrimonio Architettonico e Paesaggistico della Soprintendenza, fa il punto sull’incontro in cui il Comune, con l’assessore Alberto Tarchini, e il Parco Adda Sud, hanno illustrato la bozza di progetto per l’Isola Carolina.

"Abbiamo sollevato perplessità sull’ampliamento dell’edificio in un parco sottoposto a vincolo paesaggistico - spiega . In relazione all’effettiva necessità del Parco Adda di espandersi, che abbiamo chiesto loro di dichiarare, è preferibile evitare consumo di suolo quando ci sono soluzioni utilizzabili, come gli uffici della Provincia o altri spazi pubblici". Non è stato necessario, spiega la funzionaria, far valere anche il vincolo “ope legis“ che esiste sulla cascina Colombina in quanto bene pubblico con più di 70 anni.

Il “vincolo monumentale“ potrebbe scattare qualora il Comune intendesse “sfrattare“ il Parco per utilizzare la sede come bar-servizi: "Non entreremmo nel merito dell’uso ma solo sulle modifiche richieste da un eventuale progetto" spiega Appendino, specificando però che nella riunione non si è parlato di ipotesi alternative, nè per la cascina, nè per un eventuale chiosco da inserire nel parco, che già esisteva e che era stato distrutto dalle fiamme. L’incontro, rimarca l’architetto, è stato "interlocutorio, il progetto definitivo del Comune non ci è ancora stato presentato", per cui non c’è un documento scritto della Soprintendenza, "ci esprimeremo solo quando sarà ufficiale. Si è solo detto di non seguire la strada dell’ampliamento, ma questo non inficia tutto il progetto che deve riguardare la riqualificazione di quello che c’è, oggi, nel parco". In merito all’arretramento della recinzione, che dovrebbe estromettere un terzo dell’area, Appendino invece ha ritenuto la proposta "valutabile: dipenderà da come sarà nel progetto definitivo, dall’uso che verrà indicato".

La Soprintendenza sta seguendo anche "l’intervento, che dovrebbe partire in questi giorni, di consolidamento delle mura sotto la cabina Enel presso la scalinata Federico II (chiusa dal 2017, ndr) - conclude -. Dopo il Comune potrà valutare se riaprirla. Nessun intervento in programma, invece, al momento, per l’altra parte della mura, puntellata, di proprietà della Fondazione Cosway".