"Io, dopo 8 mesi, non mi sono ancora ripreso"

Lodi, la testimonianza del pensionato Rocco Devecchi che è stato ricoverato al San Matteo da marzo a luglio. "Ho perso tutta la forza"

Migration

di Carlo D’Elia

Rocco Devecchi ha 69 anni e abita a Lodi. Si è ammalato di Covid-19 il 13 marzo ed è stato in ospedale per quasi quattro mesi con diagnosi di polmonite interstiziale. Solo il 10 luglio è riuscito a tornare a casa dopo un lungo ricovero al San Matteo di Pavia e una fase di riabilitazione all’ospedale di Ponte dell’Olio (Piacenza). Ancora adesso a distanza di quasi otto mesi dalla comparsa dei sintomi, il 69enne lodigiano, pensionato, ex dipendente Enel, e volontario al circolo Cerri di Lodi, assicura non di sentirsi "guarito". "Ho perso quasi tutta la mia forza e ho problemi respiratori – racconta –. Prima del virus ero una persona sana. Ora invece mi affatico subito. I medici non riescono a darmi una cura o risposte precise. Inoltre, rispetto magari ad altre persone guarite dal Covid, ho un altro sintomo: sono diventato impotente. Anche questo problema è arrivato dopo la malattia". Rocco è stato ricoverato al San Matteo per quasi quattro mesi. Dal 13 marzo scorso, quando aveva iniziato ad avere la febbre, pochi giorni dopo una cena in casa con alcuni amici (due di loro sono morti per Covid) al 19 marzo era rimasto sotto osservazione al pronto soccorso del Policlinico pavese, poi era stato ricoverato e intubato in Terapia intensiva. I medici l’avevano risvegliato il 13 aprile, per poi iniziare un lungo periodo di recupero prima nel reparto Malattie respiratorie, poi dal 17 giugno nell’ospedale San Giacomo di Ponte dell’Olio. Fino al 10 luglio quando era riuscito a tornare da moglie, tre figlie e nipotini. "Sono stati mesi durissimi, i peggiori della mia vita e non è finita – considera –. Durante il ricovero ho perso 20 chili. Di tutta l’emergenza però non ho un ricordo preciso, perchè sono stato quasi sempre intubato o in convalescenza. Ora, sentendo quello che sta accadendo, con il ritorno del virus, sono molto preoccupto. Il Covid è pericoloso".

Quello che sta vivendo il 69enne lodigiano è molto comune a tante altre persone guarite in Italia. Alcune testimonianze sono state raccolte dal gruppo Facebook “Noi che il Covid lo abbiamo sconfitto“ (aperto da Morena Colombi, 59 anni, operaia milanese) e che vede proprio Devecchi tra i membri più attivi. "Non si può negare l’esistenza del virus - conclude –. Mi ritengo fortunato per quello che mi è accaduto. Il Covid esiste e c’è gente che ancora oggi sta soffrendo. La sofferenza che ho affrontato e superato io è molto inferiore rispetto a quella che ha vissuto la mia famiglia. Io comunque offi sono una persona diversa".