Demolizioni finite sull’area ex Osal Terreni sotto analisi

Al via la caratterizzazione sullo stato di inquinamento

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I lavori di bonifica alla ex Osal di Massalengo, azienda che lavorava con solventi, chiusa un ventennio fa, sono quasi conclusi. "In estate abbiamo finalmente cantierizzato l’area, per la bonifica delle parti fuori terra – spiega il sindaco Severino Serafini –. A fine 2020 avevamo ottenuto, dalla Regione, un finanziamento di un milione e mezzo per intervenire su una delle tante aree industriali abbandonate e che si trova in località Priora, dietro l’ex mangimificio Madital, abbandonato nella stessa epoca".

Osal era finita all’asta ma non si è mai riusciti a venderla. Era da bonificare ed era risaputo e questo aspetto, probabilmente, ha intralciato l’operazione.

Nel 2017 il sindaco, allora consigliere di minoranza, aveva ricevuto segnalazioni e foto da privati sul grave stato d’incuria del sito "con rischio ambientale, visti i fusti abbandonati contenenti sostanze chimiche, la copertura in amianto e un vascone abbandonato dal quale avrebbe potuto uscire percolato – spiega –. Così il commissario della Prefettura fece un’ordinanza di bonifica a carico del curatore e della proprietà ma, forse per mancanza di risorse, non successe nulla. Nel 2018 sono diventato sindaco e ho emesso una nuova ordinanza sindacale, a sua volta inevasa".

A quel punto sono stati utilizzati fondi di avanzo amministrazione per affidare l’incarico di studiare la messa in sicurezza e la bonifica del sito, con demolizione, da presentare in Regione. Nel 2021 la gara d’appalto non era andata a buon fine. Invece, a inizio di quest’anno, i lavori sono stati affidati e ora stanno per finire.

"Tutto è già demolito, oggi l’area si presenta nuda e sta iniziando la fase delle caratterizzazione dei terreni. Se terreni dovessero essere inquinati, partirebbe una seconda bonifica, possibile chiedendo a Regione nuovi fondi di finanziamento" dettaglia il primo cittadino.

P.A.