Degrado e paura alle case Aler a San Fereolo

Viaggio nella giungla di palazzoni popolari. I residenti: "Siamo stufi di questa situazione".

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di Carlo d’Elia

"Ogni giorno sotto casa vediamo via vai sospetti di persone e degrado: è una situazione che non possiamo più accettare". Sono preoccupati i residenti della palazzine Aler di via San Fereolo al civico 13 e 15. Una situazione di totale degrado quella che si vede e si vive nella giungla di palazzoni popolari abitati da un centinaio di famiglie. Muri e infissi fatiscenti e ascensori spesso fuori servizio. E a questo stato si aggiunge il via vai di tossicodipendenti. La conferma è arrivata dalla Polizia locale che mercoledì ha effettuato un sopralluogo al piano terra delle palazzine. Un blitz che ha permesso di portare alla scoperta dell’ex locale impianti, abbandonat e trasformato in spazio per fumare il crack e bivaccare. "Capisce che la situazione è grave – dice un’anziano residente da diversi anni abita a San Fereolo –. In queste palazzine ci sono tante persone perbene che pagano regolarmente gli affitti e si comportano dignitosamente. E poi ci sono altri che pensano di poter fare tutto quello che vogliono. Serve un presidio costante di Aler e dele forze dell’ordine". Per il momento sembrano servite a poco le telecamere installate per la videosorveglianza dell’immobile di via San Fereolo, dove è già prevista l’attivazione di ulteriori dispositivi. Nella zona sono già due le operazioni antidegrado che gli agenti guidati dal comandante Fabio Germanà, insieme al direttore generale di Aler Pavia-Lodi Matteo Papagni e al sindaco Sara Casanova, hanno effettuato per liberare l’area da auto abbandonate.

Nell’ambito della stessa progettualità, alla fine del 2019, l’amministrazione comunale ha inaugurato anche un punto di ascolto per raccogliere dai cittadini le segnalazioni sulle problematiche che riguardano le palazzine di via San Fereolo. Il presidio però nella fase emergenziale per la pandemia è stato sospeso temporaneamente. Per l’associazione Inquilini di Lodi però bisognerebbe fare qualcosa di più per aiutare i residenti. "Chi vive in queste palazzine da tempo sta portando avanti da anni moltissime battaglie per chiedere interventi costanti all’Aler – spiega il referente dell’associazione inquilini, Enrico Bosani –. La scoperta da parte della polizia locale di una spazio con droga e bivacchi è preoccupante. Un segnale evidente che nell’area c’è assoluto bisogno di un presidio costante delle forze dell’ordine per ripristinare il decoro e garantire la sicurezza per i cittadini".