Covid: nuovi posti letto e Usca potenziate

Il direttore generale Asst Gioia: " Stiamo anche acquistando altri 4 ecografi polmonari per l’esame al domicilio "

Crescono i posti destinati ai pazienti Covid nel Lodigiano

Crescono i posti destinati ai pazienti Covid nel Lodigiano

Lodi, 17 novembre 2020 - Dopo il picco di domenica, che ha costretto a bloccare gli accessi al pronto soccorso fino a tarda sera per mancanza di posti letto Covid, ieri l’Asst, raggiunti i 199 pazienti contagiati ricoverati in 3 dei 4 ospedali, con altri 24 casi Covid in pronto soccorso (e 35 non Covid), ha optato per nuovi ampliamenti di posti letto: "Domenica abbiamo chiesto ad Areu di rallentare temporaneamente gli accessi: i pazienti provenivano quasi tutti dal Lodigiano - ha spiegato ieri Salvatore Gioia, direttore generale Asst -; il blocco temporaneo è stato tolto in serata. Nel corso della stessa giornata, abbiamo portato da 12 a 20 i posti letto Covid in chirurgia a Codogno. A fronte dei nuovi accessi al pronto soccorso stiamo riconvertendo 13 letti in Nefrologia al Maggiore di Lodi e 20 della Geriatria di S.Angelo. Questi ultimi saranno letti per pazienti Covid a bassa intensità".

I 33 nuovi posti letto Covid andranno ad aggiungersi ai 133 esistenti tra Lodi e Codogno, ai 40 per subacuti a S.Angelo, ai 12 (su 14 totali) in terapia intensiva, ai 14 isolati a domicilio". Nel frattempo sono in potenziamento, in sinergia tra Asst e Ats, anche le Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) dedicate proprio ai casi non ospedalieri di Covid: "Alle due Usca esistenti a S.Angelo, è stata aggiunta la scorsa settimana una nuova unità, composta da altri 2 medici - spiega Gioia -. E’ inoltre attivo un nuovo bando Ats per assegnare nuove risorse a singole Asst: in tempi brevi, dunque, dovremmo avere 4 nuovi medici Usca. Nel frattempo, con la Fondazione Comunitaria, stiamo acquistando altri 4 ecografi polmonari affinché il medico Usca possa effettuare l’esame al domicilio del paziente, e diagnosticare se ha la polmonite in corso e di che tipo". Gioia ha sottolineato l’importanza che i servizi territoriali potenzati per la pandemia, cui si è aggiunto ieri il nuovo filtro telefonico tra malati e medici di base, vengano poi mantenuti perché, ha rimarcato, Covid a parte, "l’emergenza a livello nazionale è la cronicità". L.D.B.