Con gli aspiranti chef la trippa è “sospesa“

Per San Bassiano gli studenti del corso di Cucina ne preperanno cento porzioni. I piatti saranno distribuiti alle associazioni per le persone in difficoltà

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di Carlo D’Elia

Una tradizione nata 36 anni fa dall’intuizione del titolare della famosa gastronomia Mazzi di via Incoronata. La storica bottega di Lodi, a due passi dal centro, chiusa da anni, aveva pensato di distribuire la trippa fumante, accompagnata da raspadura, nel giorno di San Bassiano.

Solo dopo l’accordo con la Pro loco di Lodi, che ha contribuito all’iniziativa, i lodigiani hanno potuto gustare una porzione durante la festa patronale del 19 gennaio solo dopo una lunga attesa in piazza Broletto.

Per San Bassiano 2021, il primo con la pandemia, non ci sarà la consueta distribuzione della trippa sotto il municipio, ma la Pro loco ha trovato un altro modo per mantenere viva la tradizione. Dalla collaborazione con il corso di cucina del Cfp Fondazione Clerici e con l’Accademia Italiana della Cucina, è nata l’iniziativa della “trippa sospesa“.

Gli studenti del terzo anno di Cucina, guidati dallo chef e docente Aldo Fedele, prepareranno un centinaio di porzioni da distribuire ad alcune realtà che si occupano di persone in difficoltà: la mensa Caritas di via XX settembre, il Centro di raccolta solidale di via Pace e Croce rossa.

"La pandemia ci ha costretto a rivedere questo evento – spiega il presidente della Pro loco, Ettore Cattani –. Siamo contenti della partecipazione dell’istituto Clerici e dell’Accademia Bellissima, senza di loro non avremmo mai potuto farcela".

Quanto ai festeggiamenti di San Bassiano, la Pro loco ha confermato la consegna dei doni in Duomo, che si tiene in cattedrale durante il Pontificale: un cesto con il pane realizzato dal panificio Nichetti, dei polli della macelleria Ferrari e dei formaggi della casina delle delizie di Paola Polledri.