Codogno, l’expo del settore agricolo-zootecnico è qui

La coccarda di miglior mucca all’esemplare dell’azienda Cerri di Lodi. Oggi il clou con la premiazione dei capi di razza Frisona

A Codogno l'inaugurazione della fiera

A Codogno l'inaugurazione della fiera

Codogno (Lodi), 20 novembre 2019 - È la fiera della lunghissima tradizione (la prima si tenne nel 1791), delle sfide future, dell’innovazione, delle eccellenze (il Lodigiano primeggia nell’export alimentare) ma anche delle paure sui dazi imposti dal presidente americano Trump come ha sintetizzato la Coldiretti con una «mostra» dei prodotti verso i quali si sono alzate le barriere (parmigiano, grana padano, mozzarelle di latte vaccino, burro, prosciutti di maiale, salsicce, arance, limoni, pere, yogurt).

Ieri , presso i padiglioni fieristici di viale Medaglie d’Oro è stato ufficialmente inaugurato l’expo del settore agricolo-zootecnico, uno dei più rilevanti della Regione Lombardia, nell’attesa della giornata clou di oggi con la sfilata e la premiazione dei capi bovini della razza Frisona dopo la valutazione effettuata ieri pomeriggio. Ieri, nell’auditorium gremito dalle massime autorità, oltre ai discorsi di rito in un contesto da tutto esaurito (267 espositori e 651 capi presenti, tra i bovini da latte, mucche da carne, ovicaprini, cavalli, conigli e animali da cortile), è stato presentato ufficialmente (intervallato da uno show di ballerine tra luci e musica) il maxi investimento a oltre tre milioni di euro (due milioni da Fondazione Cariplo) per rifare il polo fieristico e dargli pure una connotazione didattica con la collocazione di sedi di corsi post diploma nell’ambito zootecnico. Poi la premiazione con le borse di studio consegnate agli studenti meritevoli del liceo Novello e dell’Itas Tosi: Chiara Scarpanti, Martina Colombo, Samuele Vignola, Giulia Dada, Margherita Pagliai, Stefano Riboni, Jessica Nasti e Marco Costanzo. Il Premio Vezzulli invece è andato al gruppo Latte 100 per cento italiano. Oggi si prevede il picco di presenze (l’anno scorso furono più di 15 mila) tra gli spazi interni degli operatori del settore, dei padiglioni agro alimentari con la possibilità di degustare prodotti tipici e assistere agli show cooking nell’area di Confartigianato.

«L’agricoltura ha pagato i cambiamenti climatici. Ma ancora una volta gli agricoltori hanno mostrato la capacità di guardare avanti - ha detto Alessandro Rota, presidente Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza -.I danni estivi in agricoltura nel solo Lodigiano hanno superato gli 11 milioni. Ieri sera la classifica delle “campionesse”: il miglior allevamento è la Sabbiona di Ciserani di Brembio, seguita dall’azienda Molino Terenzano di Lodi, la Cerri di Lodi, la Tema di Maleo e la Rota di Lodi. La coccarda della migliore vacca della mostra è andata all’esemplare Doorman Ellen dell’azienda agricola Pietro e Rinaldo Cerri di Lodi