Casalpusterlengo perde il reparto di Oncologia

Il dg Asst: "Nei presìdi dallo scoppio dell’emergenza restano da recuperare 42mila visite, di cui il 40% da riprenotare"

Il direttore generale di Asst Lodi, Salvatore Gioia

Il direttore generale di Asst Lodi, Salvatore Gioia

Casalpusterlengo (Lodi), 28 novembre 2020 - Sono 41.907 le visite e gli esami ambulatoriali che l’Asst di Lodi deve ancora recuperare. Il dato, che è stato reso pubblico mercoledì sera dal direttore generale dell’Asst di Lodi, Salvatore Gioia, durante l’audizione in commissione Sanità nel Comune di Casalpusterlengo, si riferisce agli ultimi 9 mesi, dal 24 febbraio al 24 novembre.

Con l’incalzare della pandemia l’attività ambulatoriale, che prevede accessi direttamente nei presidi ospedalieri, ha subito una battuta d’arresto nella provincia di Lodi e nel resto d’Italia. L’emergenza è anche questo: uno sforzo senza precedenti per un sistema sanitario che oltretutto, dovendo garantire percorsi differenziati (pazienti Covid, sospetti e “sani”) e le misure di sicurezza (accesso contingentato negli ambulatori, distanze, protezioni) non è in grado di smaltire l’arretrato con la stessa velocità di prima.Nei 4 presidi ospedalieri di Lodi, Codogno, Casalpusterlengo e Sant’Angelo Lodigiano, che coprono un territorio con 230mila abitanti, sono 132mila le prestazioni richieste tramite prenotazione (dato aggiornato al 24 febbraio, primo giorno di zona rossa nel Lodigiano).

Di queste 90.908 sono già state erogate, soprattutto nei giorni estivi quando l’emergenza Covid sembrava essere rientrata. Restano da coprire 41.907 visite (tra attività di controllo per malati cronici e visite programmate) di cui il 60% ha già ricevuto una nuova data, mentre il 40% (16.800 utenti) sono ancora in attesa di una telefonata dal Cup dell’Asst per effettuare la nuova prenotazione. Nella lista d’attesa, tra quelli che aspettano la riprogrammazione della visita specialistica, ci sono anche i tanti utenti lodigiani che, in questi mesi, hanno scelto di rivolgersi alla sanità privata per poter sottoporsi ai controlli in tempi più certi.

Intanto l’Azienda, per quanto riferito dal dg Gioia, sembra intenzionata a riaprire la degenza oncologia nell’ospedale di Codogno. Si tratta di una decina di posti letto che torneranno in servizio e che verranno spostati dal presidio di Casalpusterlengo. Una doccia gelata per gli utenti dell’ospedale di via Fleming costretti a spostarsi per continuare le cure. Della novità ieri il sindacato Fisi non era ancora informato. Resta, invece, chiusa per ora la Radioterapia di Casale: la misura è già scattata da due settimane. In questo periodo i pazienti saranno dirottati sull’ospedale di Cremona. Restano però attivi i controlli e le prime visite.