Casalpusterlengo, crollo nella sala d’attesa alla stazione

I pendolari: ultimo episodio di una situazione di degrado

Alcuni passeggeri allo scalo cittadino

Alcuni passeggeri allo scalo cittadino

Casalpusterlengo (Lodi), 20 marzo 2019 - Soffitto che perde i pezzi, acqua che filtra sulla banchina di attesa dei treni e obliteratrici costantemente fuori uso: nello scalo ferroviario di Casale monta la protesta tra i pendolari. Ieri mattina l’ultimo di una serie di problemi, con un pannello del soffitto caduto di schianto proprio su alcuni seggiolini della sala d’attesa. Fortunatamente al momento dell’accaduto, alle prime luci dell’alba, non era presente nessuno. L’area è stata delimitata e ieri pomeriggio erano ben visibile ancora l’acqua sul pavimento e alcuni calcinacci sparsi sui seggiolini. Il pannello caduto però rischia di non essere un caso isolato. Il soffitto infatti è pieno di quadranti con macchie d’acqua o di muffa spostati dalla loro sede naturale e quindi a rischio caduta. «Ho contatto il comando provinciale dei Vigili del Fuoco per richiedere un sopralluogo – riferisce il pendolare Luca Granata –. Mi hanno spiegato che avrei dovuto informare il capostazione il quale procederà a chiudere il locale e poi successivamente decidere se intervenire con mezzi propri o contattare il comando di Lodi».

Fatta la richiesta, «mi è stato detto “lo sappiamo” – prosegue -. Ora io mi chiedo quale sia l’incosciente che può pensare di lasciare persone paganti un abbonamento caro e salato in un locale pericoloso. Episodi del genere in stazione a Casale non sono nuovi. Non voglio polemizzare ma solo far sì che vengano salvaguardati i pendolari». Oltre ai problemi nella sala d’attesa infatti c’è anche una grande perdita sulla banchina tra secondo e terzo binario presente da anni e già segnalata anche dall’amministrazione comunale che nei mesi scorsi ha inviato una lettera a Ferrovie elencando le opere da effettuare. «Sono da pochi mesi in Italia, mi trovo bene ma avere una stazione di questo tipo è davvero brutto» commentare allo scalo il viaggiatore Anas Macabi. Concorda con lui Angela Maestri. «Oltre ai treni in ritardo si aggiunge anche una stazione pericolosa – sottolinea –. Da tempo ci sono diverse problematiche, ma gli interventi sono pochi e mal fatti».