Lodi, alla Statale i cani entrano in facoltà. Ma c’è un regolamento

Un accordo interno dopo due anni di sperimentazione. E sono già 40 le persone che hanno ricevuto l'autorizzazione o hanno fatto domanda

Un cane con il suo padrone (Foto L.Gallitto)

Un cane con il suo padrone (Foto L.Gallitto)

Lodi, 12 aprile 2023 – C’è l’accordo. Dopo due anni di sperimentazione, il Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali della Statale di Milano con sede a Lodi ha detto “sì” alla possibilità che le persone che vi lavorano - dal personale tecnico-bibliotecario agli assegnisti, dai dottorandi ai borsisti - possano portare con sé il proprio cane durante l'orario lavorativo. E sono già 40 le persone che hanno ricevuto l'autorizzazione o hanno fatto domanda.

L'accordo, promosso da Clara Palestrini e da Gustavo Gandini, docenti di Medicina Veterinaria e Scienze e Tecnologie animali, intende venire incontro alle necessità di coloro che hanno un cane e che vogliono condividere più tempo possibile col proprio animale, ma intende anche tutelare, attraverso un regolamento molto dettagliato, chi invece preferirebbe non avere un cane come vicino di scrivania.

A chi vuole portare il proprio cane in Facoltà viene richiesta, infatti, oltre all'iscrizione all'anagrafe degli animali d'affezione, la stipula di un'assicurazione per danni contro terzi, un certificato di buona salute e la frequenza di un percorso formativo per una corretta gestione e educazione del proprio cane, ‘il Patentino’, istituito da Decreto Ministeriale per i proprietari di cani.

Il regolamento stabilisce inoltre requisiti sanitari e gestionali: il cane, infatti, oltre a essere esente da patologie trasmissibili, dovrà essere pulito, non pericoloso, non dovrà mostrare aggressività verso le persone e gli altri animali e non dovrà disturbare in alcun modo l'attività dei dipendenti. La presenza del cane deve essere segnalata sulla porta degli uffici e nel caso di allontanamento dall'ufficio e presenza del cane nello stesso, il proprietario è tenuto a chiudere la porta a chiave e a segnalarne il divieto d'ingresso nell'ufficio.

"Esiste una sempre maggiore sensibilità nei confronti della possibilità di portare i propri cani con sé al lavoro - spiega Mauro Di Giancamillo, direttore del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali - e in Italia ci si sta organizzando a tal proposito. In particolare, abbiamo pensato di rendere questa iniziativa, realizzata proprio nel Dipartimento che all'interno della Statale lavora con gli animali, costruttiva dal punto di vista educativo e formativo per rappresentare un esempio di corretta convivenza, formazione, innovazione, rispetto delle regole, del benessere e della sensibilità di uomini e animali”.