Annegata in piscina, tensione ai funerali: "Risposte su questa morte"

All'uscita dalla chiesa, alcuni connazionali hanno gridato: "Non è stato un incidente"

La sorella con il compagno di Josephine fuori dalla chiesa

La sorella con il compagno di Josephine fuori dalla chiesa

Castelgerundo (Lodi), 13 giugno 2018 -  Si sono svolti stamani nella chiesa di San Gualtiero a Lodi i funerali di Josephine Odijie, la 35enne nigeriana trovata annegata la mattina di domenica 3 giugno nella piscina della villa del convivente 78enne, a Cavacurta di Castelgerundo, nel Lodigiano. "La affidiamo alla misericordia del Padre - ha detto stamani il parroco, don Renato Fiazza durante l'omelia - perché possa farsi ancora vicina ai suoi famigliari e amici e a coloro che l'hanno veramente amata e sostenuta. Finalmente, serena, finalmente nella pace". All'uscita dalla chiesa, più di un suo connazionale ha gridato: "Non è stato un incidente".  Ai finerali di Josephine sono arrivate anche tutte le compagne di corso per operatrice socio sanitaria. Marta, una delle amiche, ha voluto lanciare un appello: "Il governo italiano ci dia delle risposte su questa morte. Abbiamo fiducia nella giustizia italiana".

"Si indaga - aveva detto alcuni giorni fa il procuratore della Repubblica di Lodi, Domenico Chiaro - per l'ipotesi più grave, cioè quella di omicidio, non escludendo però per ora tutte le altre ipotesi". "Mia sorella era serena. Ci penserà il magistrato a far luce su quello che è successo". Ha detto la sorella di Josephine Odijie.