La festa del Legnano calcio. I tifosi lilla al Tirinnanzi celebrano un amore da 110 anni

Nella serata all’incontro arrivano anche i messaggi di Max Pisu e della Teresa dei Legnanesi

Nella serata evento arriva anche Fabio Capello che a Legnano ha vissuto

Nella serata evento arriva anche Fabio Capello che a Legnano ha vissuto

Legnano (Milano) – Auguri per i tuoi 110 anni caro Legnano. Il messaggio è chiaro e limpido in una serata in cui il colore lilla ha riportato la città di Legnano nei fasti calcistici di quella maglia, unica in Italia, che negli anni ‘50 faceva a manate con gli squadroni di Milano, Torino, Roma e Genova. L’Ac Legnano appunto, che oggi si deve accontentare di una serie D con appeal quasi nullo insieme a nobilissime decadute, come Casale e Vado a rinfocolare quel blasone ormai ammuffito.

Eppure sugli spalti del Tirinnanzi sono tanti, oltre 400. Fuori, collegato dalla Sardegna telefonicamente, c’è anche "Rombo di tuono" che da queste parti ricordano ancora molto bene. "Un saluto a Legnano" spiega un affaticato Gigi Riva, oggi presidente onorario del Cagliari che poi aggiunge: "Auguro ai lilla di vincere sempre e di avere dei ragazzi che lottino fino all’ultimo pallone". I ricordi si sprecano e a vedere il parterre di ospiti c’è davvero qualche lacrima che cade davanti a gente come Daniele Fortunato, Davide Fontolan, Aldo Capocci, Riccardo Talarini e Gigi Cappelletti.

Poi arriva anche Fabio Capello che a Legnano ci ha vissuto anni insieme alla famiglia, anche se coi colori rossoneri del Milan, a parlare di calcio giocato e non di fronte alle domande di Monica Bertini, giornalista di Sport Mediaset che si è destreggiata anche con Christian Abbiati, ex Milan e Juve. Poi i tifosi, tanti, colorati, premiati: Boys e Fedelissimi, un supporto fondamentale in uno stadio, il Mari, abituato a ben altri numeri.

Durante la serata anche il messaggio di due tifosi d’eccezione: Max Pisu e la Teresa dei Legnano, al secolo Antonio Provasio che hanno espresso tutto il proprio supporto alla causa lilla sperando di tornare nel calcio che conta quanto prima. Attimi di vera commozione, come quando sul palco è salita la famiglia di Andrea Rinaldi, giocatore scomparso tragicamente nel 2020 in piena pandemia e per il quale la società aveva ritirato la maglia numero 8 lilla.

"Siamo qui per ridare quella maglia al Legnano" hanno spiegato i familiari del giovane scomparso col teatro intero in piedi ad applaudire due genitori ancora scossi da una vicenda senza perché che tocca ancora le corde del tifo legnanese.