Legnano, critiche al Pgt e test elettorale: nasce l’Osservatorio civico

Il nuovo gruppo debutta contestando il documento urbanistico: "Piano senza obiettivi"

La presentazione del nuovo gruppo Osservatorio civico Legnano

La presentazione del nuovo gruppo Osservatorio civico Legnano

Legnano (Milano) -​ Per il momento si parla di Pgt e di osservazioni, oltre che di prime critiche, relative alla realizzazione del piano di governo del territorio, il documento che dovrà indicare in quale direzione si muoverà la Legnano del futuro in un percorso che l’Amministrazione comunale ha da poco avviato: a ben vedere, però, sembrano già le prove generali per comprendere se ci sono le possibilità concrete di creare un nuovo soggetto politico locale, in grado di presentarsi con idee e proposte comuni in occasione delle lontane ma non troppo elezioni del 2025. Va inquadrato con questo doppio significato il lavoro che sta svolgendo "Osservatorio civico Legnano", gruppo presentatosi ieri ufficialmente e che ha riunito allo stesso tavolo rappresentanti politici, dell’associazionismo, della società civile, sindacalisti, semplici cittadini, ex e attuali consiglieri comunali.

È stato Federico Amadei, consigliere comunale eletto con il Partito democratico e approdato recentemente al gruppo misto, a spiegare il significato dell’iniziativa: "È stato facile aggregare questo gruppo di persone intorno a idee condivise per quanto concerne il piano di governo del territorio – ha detto Amadei che, in una certa maniera, sarà il prolungamento sino all’interno del Consiglio comunale delle posizioni dell’Osservatorio – e lo stesso risultato abbiamo avuto quando si è trattato di discutere del tema del lavoro, che sarà il prossimo argomento sul quale puntare la nostra attenzione. Il nostro percorso comincia da qui, da questa comunanza d’intenti e dalla volontà di far sentire il desiderio di partecipazione reale alle scelte che condizionano presente e futuro della città e del territorio".

Cosa non funziona del piano di governo del territorio che ha in testa l’Amministrazione comunale guidata da Lorenzo Radice e che, a dire il vero, al momento ha solamente prodotto un documento di indirizzo neppure necessario dal punto di vista formale? Gran parte delle critiche riguardano proprio il carattere eccessivamente generico del documento d’indirizzo, tale da consentire esiti difficilmente prevedibili: "L’aggettivo nuovo con i suoi sinonimi ricorre continuamente quasi a voler marcare una differenza non sempre, o assai poco, leggibile con il Pgt precedente – spiegano i portavoce del gruppo –. Non vengono indicati con chiarezza gli obiettivi del piano, che prevede un’ulteriore espansione per raggiungere una fantomatica sostenibilità, termine che andrebbe chiarito una volta per tutte evitando di usarlo a sproposito come cortina fumogena per coprire verità meno comode da raccontare alla popolazione".