Errori, omissioni e poche donne: le liste finiscono sotto esame

Su 280 candidati a Legnano quattro sono stati esclusi e non potranno presentarsi alle elezioni di settembre

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Legnano 8Milano), 25 agosto 2020 - C’è chi non ha rispettato appieno la legge sulle pari opportunità e chi, complice anche il periodo ferragostano, non è stato in grado di completare i documenti da presentare per la candidatura. E così quattro dei 280 legnanesi che hanno deciso di competere per un posto a palazzo Malinverni sono stati cancellati dalla Commissione preposta al vaglio delle candidature. Correrà con soli 18 candidati la lista di Franco Colombo.

Troppo poche, secondo le norme, le donne in gara, solo sei su venti. Un errore imperdonabile, anche perché la legge che regola le disposizioni sulla parità di accesso alle cariche elettive dei comuni è del 2012. Per i Comuni oltre i quindicimila abitanti la legge prescrive che nessuno dei due sessi può essere rappresentato in ciascuna lista in misura superiore a due terzi dei candidati.

Sempre nel rispetto della legge la Commissione ha operato il taglio degli ultimi due candidati espressi in lista del genere eccedente (in questo caso io maschi): gli esclusi sono Flavio Mocchetti e il giovane Emmanuele Sciuccati. Gli altri esclusi per mancanza di documenti sono Marco Favareto e Giovanna Zinna della lista Movimento dei cittadini (candidato Franco Brumana).