Elezioni comunali a Legnano: ecco i candidati

I candidati già usciti allo scoperto sono tutti uomini: Franco Brumana, Lorenzo Radice, Simone Rigamonti e Alessandro Rogora. Mancano sinistra e centrodestra

Il municipio di Legnano

Il municipio di Legnano

Legnano (Milano), 16 giugno 2020 - Mancano almeno due elementi per arrivare a disegnare il quadro delle prossime Amministrative in modo più chiaro: prima di tutto la data definitiva del voto, sempre più probabile nella seconda metà di settembre, e poi il nome candidato del centrodestra non ancora uscito allo scoperto ma, si potrebbe dire, ormai quasi definito a meno di salti mortali dell’ultimo minuto.

Si comincia da chi ha già fatto il passo della candidatura: per quanto riguarda il centrosinistra, è ormai da febbraio che Lorenzo Radice, ex consigliere comunale di Insieme per Legnano, “pedala” esposto al vento delle scaramucce social in qualità di candidato di Partito democratico,Insieme per Legnano, Legnano Popolare e riLegnano.

Chi aveva sperato in una coalizione ancora più ampia e allargata verso sinistra dopo la recente lettera-appello al commissario Cirelli (controfirmata anche da Articolo Uno, Sinistra Italiana, Partito della Rifondazione Comunista e Legnano in Comune) ha dovuto cambiare idea all’indomani della presa di posizione di legnano in Comune. "Purtroppo abbiamo registrato l’indisponibilità e/o chiusura da parte delle altre forze politiche a trovare una soluzione condivisa – scrivevano i rappresentanti di quella che, d’ora in poi sarà la lista La Sinistra – Legnano in Comune -. Abbiamo perciò deciso di essere parte attiva anche in questa tornata elettorale con una nostra lista e un nostro candidato sindaco per perseguire i valori in cui crediamo". Si attende, dunque, solo il nome del candidato sindaco di La Sinistra – Legnano in Comune, che dovrebbe essere il numero sette in ordine temporale.

Il “Movimento dei cittadini” ha candidato, dopo primarie aperte a due soli contendenti, Franco Brumana: l’avvocato, già assessore a Legnano nella “prima Repubblica”, aveva sconfitto il rivale Antonio Guarnieri, presidente del Consiglio durante il mandato della Giunta Fratus chiusosi prematuramente con l’inchiesta Piazza Pulita. C’è chi vocifera di un clima non proprio idilliaco all’interno della lista, mentre altri preferiscono definirlo un inevitabile, e certo non rinviabile, "confronto interno".

Dopo numerosi tentativi di trovare una coalizione o comunque una candidatura esterna al movimento, anche il Movimento 5 Stelle aveva infine deciso di schierare un proprio rappresentante: Simone Rigamonti si troverà a dover reggere il gioco in un momento non proprio propizio, perché le ultime prove elettorali in città non hanno certo dato solidità al consenso nei confronti dei pentastellati. Anzi. Stessa tentativo, annullato quasi subito, di trovare una coalizione più ampia e un accordo con le forze di centro sinistra ha infine condotto i Verdi a puntare su una candidatura propria: Alessandro Rogora, professore ordinario di Progettazione ambientale al Politecnico di Milano, si è fatto trovare pronto per verificare se l’attenzione all’ambiente e la tendenza a un’idea di sviluppo che sia alternativa a quella degli ultimi decenni siano in grado di trovare conferma anche nella cabina elettorale.

Chi deve ancora uscire allo scoperto, dunque? L’ex assessore della Giunta Fratus, Franco Colombo, si dice "ormai pronto" alla contesa e si candiderà a breve alla poltrona di sindaco con una lista creata a sua immagine e somiglianza. Il centrodestra con Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia è rimasto sino ad oggi coperto: l’ipotesi più probabile è che il prescelto sia Gianmarco Locati, dirigente medico già candidato sindaco “per una notte” nel 2017, l’unico in grado di mettere d’accordo tutti nella coalizione. Se poi dovesse essere sostenuto anche dall’ex consigliera regionale Carolina Toia (candidata e “scandidata” più volte con diverse casacche) il quadro sarebbe completo.