Franco Tosi, c’è l’accordo: esuberi ridotti e su base volontaria

Approvata dall’assemblea dei lavoratori l’intesa che prevede dodici mesi di cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione

La Franco Tosi di Legnano

La Franco Tosi di Legnano

Legnano (Milano), 19 dicembre 2019 - Più luci che ombre. Nell’accordo firmato fra i rappresentanti sindacali, Confindustria Alto Milanese e la proprietà di Franco Tosi Meccanica non si può dire che si rintracci una svolta verso un rilancio, ma di certo l’intenzione di non far cessare l’attività dell’azienda e la volontà di tutelare il più possibile i dipendenti si trova. E anche, seppur in maniera non lampante, qualche segnale di rinascita dopo un periodo che di semplice ha avuto davvero poco. I lavoratori della storica fabbrica legnanese di turbine hanno approvato in assemblea con il 96% dei consensi l’ipotesi di accordo fra le parti. Un accordo che di fatto cancella, perlomeno sulla carta in attesa che a gennaio si aprà la procedura di mobilità, la necessità di 47 esuberi su un totale di circa 170 lavoratori: le uscite ci saranno, ma dovrebbero essere circa una trentina e solo su base volontaria. Proprio per questi lavoratori sono previsti incentivi economici, come l’integrazione pari alla differenza tra l’80% della retribuzione netta per i lavoratori che agganceranno la pensione durante la Naspi, ovvero 18 mensilità per eventuali dimissionari. 

Mirco Rota della Fiom Cgil
Mirco Rota della Fiom Cgil

Prevista inoltre, a partire da oggi, la cassa integrazione straordinaria di un anno per riorganizzazione. "Rispetto alla bozza di accordo sono stati compiuti numerosi passi avanti - commenta Mirco Rota, coordinatore Franco Tosi per la Fiom Cgil nazionale -. Si tratta di un accordo positivo non solo per quanto previsto economicamente, ma anche per il fatto di aver escluso ulteriori processi di terziarizzazione aziendale. Nonostante il disimpegno da parte del ministero dello Sviluppo economico, oltre alle precedenti scelte illogiche e penalizzanti rispetto a questa vicenda, siamo riusciti a definire un accordo per

Alberto Presezzi
Alberto Presezzi
mantenere in essere quanto rimasto della Franco Tosi Meccanica coerentemente con quanto fatto dall’uscita dalla fase di amministrazione straordinaria".

L’accordo esclude di fatto l’esternalizzazione di alcuni reparti - è previsto anche un percorso di ricollocazione per chi fosse eventualmente individuato come possibile esubero -, come quello fondamentale delle lavorazioni meccaniche. Una questione che comunque non sembra ancora del tutto risolta, visto che la proprietà attuale di Tosi ha acquistato soltanto una parte del perimetro aziendale. Alberto Presezzi, imprenditore di Burago Molgora titolare della Bruno Presezzi Spa e che dal 2015 detiene la proprietà del ramo d’azienda della fabbrica legnanese di turbine, ha dichiarato a più riprese che la metratura compresa nell’offerta accettata dal Ministero non prevede la possibilità di contenere proprio questo reparto. Il nodo delle lavorazioni meccaniche rimane quindi decisamente cruciale e i prossimi saranno mesi importanti anche per la risoluzione di una questione così delicata come è questa. Nell’accordo approvato, comunque, non compaiono inoltre possibilità di spostamento di dipendenti all’esterno di Tosi o Presezzi. Un accordo che sa di vittoria, quindi? "In realtà non del tutto, visto che gli investimenti previsti per i prossimi tre anni sono esigui - sottolinea Rota -. Si tratta di un totale di dieci milioni di euro, cifra che comprende i due milioni spesi per l’acquisto dell’area. Se si intendesse rilanciare un’azienda, servirebbero ben più di 8 milioni di euro in tre anni". Si apre quindi un anno importante tanto per la Tosi quanto per i suoi lavoratori.