Ex comandante Salvatore Furci condannato: "Consistente caratura criminale"

Le motivazioni del tribunale di Milano dopo la sentenza di primo grado. L'ufficiale, già al vertice del corpo di Trezzano sul Naviglio, è accusato di aver piazzato cocaina nell'auto della collega di Corbetta Lia Vismara

Salvatore Furci e Lia Vismara

Salvatore Furci e Lia Vismara

Azioni mosse da spirito vendicativo, caratura criminale, nessun pensiero di pentimento. Sembra il ritratto di un boss della criminalità organizzata, invece sono alcuni passaggi delle motivazioni della sentenza di condanna a Salvatore Furci, ex comandante della polizia locale di Trezzano sul Naviglio, finito a processo con l'accusa di aver incastrato una collega.

Il parere dei giudici

Secono i giudici Furci, condannato a 8 anni di reclusione nel processo di primo grado in tribunale a Milano, ha messo in atto "una serie di condotte illecite sorrette soltanto da puro spirito vendicativo, diretta espressione della sua consistente caratura criminale". Successivamente non ha mai espresso "alcun cenno di resipiscenza o di revisione del proprio operato". Furci era a processo con le accuse di calunnia e cessione di droga aggravate.

Sulla base di quanto riscontrato nelle indagini della Squadra mobile e del pm di Milano Gianluca Prisco, Furci nel gennaio 2020 avrebbe fatto piazzare da un complice (condannato in abbreviato a 3 anni e 4 mesi) cinque dosi di cocaina nell'auto di Lia Vismara, comandante della Polizia locale di Corbetta e superiore di Furci all'epoca, per vendicarsi del fatto che lei non lo aveva dichiarato idoneo dopo un periodo di prova e che non era stato assunto.

Pena aumentata

La Procura aveva chiesto una condanna a 7 anni e 4 mesi, mentre il giudice Elisabetta Canevini ha portato la pena per il 44enne, difeso dai legali Gabriele Minniti e Paola Bonelli, ad 8 anni anche con l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Il giudice ha anche riconosciuto una provvisionale di risarcimento da 100mila euro per Vismara, parte civile con l'avvocato Roberto Grittini.

Ciò che ha fatto Furci (arrestato nell'aprile 2021), scrive il giudice, ha avuto effetti "dirompenti" sulla donna "che ricopriva una posizione di rilievo nel contesto della comunità di Corbetta". Effetti pure "amplificati dalla sapiente regia della campagna di stampa e di divulgazione di notizie false orchestrata dall'imputato".