CRISTIANA MARIANI
Cronaca

Legnano, la piscina riapre e cambia pelle

L’inagibilità della vasca media ha reso necessaria la rimodulazione di alcuni corsi e “promosso” l’impianto di Parabiago

La piscina di Legnano

Legnano (Milano), 3 gennaio 2020 - Si ricomincia a nuotare. Un totale di quasi quattromila iscritti fra corsi e nuoto libero. Un impianto che in tutto il territorio non ha eguali tanto per numero di tesserati, quanto per servizi offerti e volumetria degli spazi a disposizione di personale e pubblico. La piscina Ferdinando Villa è fra quelle del territorio che stanno facendo maggiormente discutere, soprattutto per la chiusura di una delle vasche che nelle ultime settimane è risultata inagibile. Una chiusura che non dovrebbe pregiudicare comunque le attività del nuovo anno, visto che lo staff di Amga Sport ha organizzato un vero “piano di emergenza” per fare in modo che gli utenti sentano il meno possibile i disagi derivanti dalla chiusura sino a data da destinarsi - l’intervento che riguarderà quella parte dell’impianto natatorio sarà importante - della vasca media. 

Silvia Campo della piscina di Legnano
Silvia Campo della piscina di Legnano

«I corsi ripartiranno martedì, la sosta che è coincisa con le feste natalizie ha fatto in modo che i disagi per gli utenti fossero minimi - sottolinea Silvia Campo, direttore sportivo di Amga Sport -. Anche perché molti corsi sono stati spostati momentaneamente nella piscina di Parabiago". Una sorta di “vaso comunicante”, quindi: quello che non si trova a Legnano, viene organizzato a Parabiago. Un’emergenza, quella della chiusura della vasca media, che ha dato modo di sperimentare quello che in futuro potrebbe essere una realtà: un polo del mondo acquatico formato dagli impianti di Legnano e Parabiago. "Gli spazi si sono ridotti, alcuni corsi che prima si svolgevano nella vasca media sono stati spostati a Parabiago e saranno rimodulati per poter essere organizzati anche a Legnano ma in spazi differenti - spiega Campo -. L’utenza può comunque scegliere se frequentare a Parabiago o tornare nella sede di Legnano, proprio grazie al dialogo fra le due strutture". Nessuna penalizzazione, ma un po’ di spirito di adattamento servirà: basti pensare che i corsi che presuppongono l’utilizzo di hydrobike o grandi attrezzi hanno necessità di un livello acquatico che soltanto la vasca media poteva garantire. Per non parlare dei corsi neonatali: i genitori dovranno accompagnare i bimbi in una vasca decisamente meno profonda rispetto a quella che si utilizzerà prima. Anche per le società sportive il nuovo anno porta con sè qualche cambiamento: primo fra tutti, la condivisione della vasca di allenamento con gli utenti di nuoto libero, corsi per diversamente abili, corsi per normodotati, lezioni con le scuole e lezioni private.

«Si dovrà avere un po’ di pazienza, ma le soluzioni che abbiamo previsto consentiranno a tutti di svolgere le attività nel miglior modo possibile - aggiunge il direttore sportivo -. Quello di Legnano è sempre stato un impianto con molto spazio a disposizione di utenti e società sportive e di certo vederlo ridimensionato farà effetto, ma si tratta solo di una vasca. Lo spazio rimanente sarà sfruttato al meglio e i servizi non mancheranno di certo". Compreso quello del bar, che da oggi ha ripreso a funzionare a pieno regime.

La chiusura della vasca media ha come conseguenza però anche una rimodulazione dei percorsi interni alla piscina: "I percorsi sia per lo spogliatoio maschile sia per le tribune dedicate agli spettatori sono cambiati. Occorrerà un po’ di tempo agli utenti per abituarsi, nei prossimi giorni saranno posizionati cartelli di segnaletica verticale ma anche sagome a terra per segnalare chi può andare dove". Se la certezza è che il 2020 inizia con la riapertura della piscina di Legnano, le novità sono molte.