L’associazione Jasmine omaggia le donne e il lavoro al femminile

L’associazione Jasmine omaggia le donne e il lavoro al femminile

L’associazione Jasmine omaggia le donne e il lavoro al femminile

"Ringrazio per questo dono, che accetto a nome di tutte le donne della Polizia di Stato, in rappresentanza di tutte le colleghe. Ma voglio ricordo a tutte le donne che da noi potranno trovare accoglienza, ascolto e tutela". Così il vicequestore Ilenia Romano ha ringraziato l’associazione Jasmine, che ieri l’ha omaggiata con una targa e un bouquet di fiori. L’associazione legnanese ha organizzato una sorta di "8 marzo in differita", attraverso il pomeriggio intitolato "Futura: tempo e lavoro al femminile". Per non confinare la Giornata internazionale della donna a una sola data, l’incontro ha permesso di ascoltare alcune testimonianze di donne che si sono fatte portatrici di valori nella società. Come Cristina Cortesi, milanese filosofa e formatrice, che da una situazione familiare difficile ha ricavato il progetto "Curopoli", oggi ente del terzo settore. Curopoli è un luogo dedicato ai caregiver, affinché possano sentirsi riconosciuti e in grado di crescere. "La cura non è solo donna - ha detto -, tutti hanno dentro di sé un modo di concepirla. Nella nostra società curare consapevolmente sta diventando sempre più complesso. Noi cerchiamo di diffondere una visione nuova, positiva e inclusiva del lavoro di cura". La wedding planner Susanna Rossi, mamma di cinque figli, dopo un lutto familiare ha creato "Il cuore di Giampy", una onlus che aiuta le famiglie con bimbi affetti da cardiopatie. Nawel Sellami, imprenditrice in una grande azienda cosmetica: "Potersi dedicare anche soli cinque minuti alla propria bellezza, fa bene all’autostima di una donna". Il sessuologo Doc Samad Benalla ha fatto un passo avanti: "Dire a una donna come sei bella" è una forma di discriminazione. Il marketing vi vuole perfette. Sostituiamo il bello con il bene, e potremo fare alle donne il giusto riconoscimento, riconoscendole simbolo di forza". A seguire una sfilata di moda e ancora premi: dalle sorelle bariste all’atleta mezzofondista. Silvia Vignati