Legnano, summit per salvare il capolinea di Cadorna

Faccia a faccia tra sindaci e tecnici contro il trasferimento

POLEMICA Un autobus Movibus: mercoledì mattina si terrà un incontro tra i sindaci e i tecnici nelle sale di Città Metropolitana

POLEMICA Un autobus Movibus: mercoledì mattina si terrà un incontro tra i sindaci e i tecnici nelle sale di Città Metropolitana

Legnano (Milano), 8 ottobre 2018 – Questa mattina la tv, mercoledì un incontro istituzionale. Contro il piano di arretramento del capolinea milanese del diretto Movibus, da Cadorna a Molino Dorino, ogni mossa mediatica e politica può essere utile per cercare di vincere una partita complessa. Sì, perché dopo il tentativo di due anni fa, poi tramontato, di eliminare i pullman dalle strade del centro storico meneghino, pare proprio che questa volta ci siano poche possibilità di far cambiare idea a Comune di Milano, Atm eTpl, l’Agenzia per il trasporto pubblico locale. «Le esigenze dei pendolari del Legnanese e i disagi che subirebbero con questo arretramento deciso a tavolino non possono non essere presi in considerazione - ripete da settimane Stefano Quaglia, consigliere comunale di Legnano Futura e ispiratore di una mozione “pro Cadorna” passata all’unanimità lo scorso martedì -: facciamo anche noi parte della Città Metropolitana. Milano ci ascolti». Quanto questo potrà valere sul tavolo delle trattative - anche alla luce del fatto che la Movibus è alla fine l’unica azienda di trasporto extraurbano alla quale è stato concesso fino ad oggi di arrivare in centro a Milano, mentre a tutte le altre, dal Cremonese al Pavese, sono stati imposti i terminal periferici del metrò - lo toccherà con mano dopodomani il sindaco di San Giorgio Walter Cecchin, che in veste di rappresentante dei 22 sindaci dell’Alto Milanese incontrerà i rappresentanti della Tpl negli uffici legnanesi della Città Metropolitana. È vero che il piano di riorganizzazione del trasporto extraurbano per il quadrante nordovest lombardo era stato illustrato ai sindaci, dalla stessa Tpl, prima dell’estate.

Senza che delle obiezioni venissero sollevate. Ma sia i primi sia la seconda non avevano ancora fatto i conti con l’onda d’urto della protesta dei pendolari: su Change.org le firme per salvare il generale Cadorna da morte sicura sono già più di duemila. Inoltre, fanno notare in molti, suona come una beffa per il territorio questa penalizzazione in un momento in cui sono scattate nuove, criticate, limitazioni alla circolazione delle auto, che proprio il sindaco Cecchin, con il collega sindaco di Abbiategrasso, sta cavalcando nel Milanese: «Non si possono e non si devono fare provvedimenti di questo tipo senza pensare alle difficoltà che creiamo ai cittadini - ha detto nei giorni scorsi Cecchin - il primo passo da fare è invitare regione Lombardia e Città Metropolitana ad obbligare le società dei trasporti pubblici ad adeguare i mezzi alle nuove normative, ma soprattutto rendere il trasporto pubblico efficiente e funzionale anche fuori dalla grande Milano. Deve essere predisposto un adeguamento a lungo termine. Così è inaccettabile». Un appello che, di certo, cadrebbe nel vuoto con l’arretramento del capolinea.