
di Daniele De Salvo
Si definisce "un matto posseduto dalla musica usata per chi soffre". Come gli abitanti di Yagoua, nell’estremo Nord del Camerun, dove il missionario laico lissonese del Pime, fratel Fabio Mussi, accoglie i profughi nigeriani in fuga dagli islamisti di Boko Haram.
Marco Cagliani, cantautore di 51 anni di Imbersago, devolverà gli incassi del suo ultimo album, che si intitola “Vale“, proprio a loro, contribuendo alla costruzione di un pozzo in quell’angolo remoto e martoriato di Africa.
Lo fa nel nome e nel ricordo di suo cugino padre Fausto Tentorio, il missionario anche lui del Pime originario di Santa Maria Hoè, assassinato il 17 ottobre 2011 all’età di 59 anni subito fuori dalla sua parrocchia di Arakan nelle Filippine.
È dal 2012 che l’artista brianzolo, con il progetto Amatour, incide dischi e gira l’Italia con la sua musica per sostenere progetti di sviluppo: ha già raccolto e donato quasi 30mila euro.
"Torno alla ribalta con un nuovo lavoro molto particolare e molto coraggioso – spiega e anticipa lui, in attesa dell’uscita ufficiale del singolo “È bellissimo“, il 2 dicembre, mentre l’album intero uscirà il 14 febbraio, giorno di San Valentino –. Non propongo canzoni commerciali, ma canzoni molto semplici, melodiche, con dei testi molto particolari e intimi che derivano da un periodo di completa solitudine e non poca sofferenza".
In questo travagliato percorso ha potuto contare sulla vicinanza di Eros Ramazzotti, con cui ha collaborato in passato, sebbene preferisca non dire nulla in merito, se non che "oltre essere un grande artista si è dimostrato un amico e una persona vera".
Ma perché proprio fratel Fabio Mussi e la sua missione? "Perché nel 2020 non è accettabile che dei bambini debbano morire perché non hanno acqua potabile e si dissetano bevendo dalle pozze che trovano per strada", risponde.
“Vale“ è composto da 11 canzoni che parlano solo d’amore.
"Quell’amore che vivi in prima persona e che quando viene a mancare ti fa capire l’importanza di essere veri, sinceri, autentici, sempre" sottolinea il cantante, che per la produzione del cd come sempre si è affidato ad Andrea Trapasso, con sonorità e arrangiamenti davvero unici.
Si sono prestati al progetto ancheNando Bonini, ex chitarrista di Vasco Rossi, e Giorgio Secco, chitarrista di Ramazzotti.