DANIELE DE SALVO
Cronaca

Con la pandemia il fatturato è aumentato. Technoprobe ringrazia offrendo un hub vaccinale

Parte domani la profilassi nel centro allestito dalla società di Cernusco Lombardone a proprie spese: "Volevamo restituire parte di quanto abbiamo ottenuto nel 2020"

L’allestimento dell’hub alla Technoprobe è costato circa mezzo milione di euro

Cernusco Lombardone (Lecco) - La vaccinazione anti-Covid di massa nella multinazionale di microelettronica. Domani a Cernusco Lombardone apre il centro vaccinale di massa allestito nello stabilimento della Technoprobe, colosso a cui si rivolgono tra gli altri clienti del calibro di Apple, anche per il prossimo nuovo iPhone 14. Lo hanno allestito a proprie spese i fratelli Cristiano e Roberto Crippa, patron di un vero "miracolo italiano" fondato nel 1995 in un garage dal padre Giuseppe. Non hanno regalato solo 1.200 metri quadrati di spazio e 136 parcheggi, ma anche box, scrivanie, pc, stampanti, poltrone e sedie, arredi, termoscanner, segnacode, carrozzine per chi ha difficoltà e tutto il necessario per approntare 12 linee vaccinali dove a regime verranno vaccinati fino a 1.600 under 80 al giorno.

Si sono sobbarcati anche le spese degli addetti alla reception e delle guardie giurate per evitare che vengano rubate le dosi in giacenza che sono loro dipendenti e dei pasti di tutti gli operatori sanitari e i volontari che vaccineranno e accoglieranno quotidianamente i pazienti almeno per i prossimi sei mesi. Si stima una spesa complessiva tra il mezzo milione e i 700mila euro. Se necessario sono pronti anche a reclutare direttamente medici e infermieri della sanità privata. 

Ma perché lo fanno? "Il 2020 è stato per noi un anno eccezionale durante il quale il nostro fatturato è aumentato del 50% arrivando a 377 milioni di dollari – spiega Cristiano, fratello maggiore e vicepresidente del gruppo - Solo in Italia abbiamo assunto altri 500 dipendenti che nelle nostre 11 sedi sparse in tutto il mondo sono quasi duemila, la metà dei quali qui a Cernusco. Tutto ciò paradossalmente è stato innescato proprio dalla pandemia, perché molti clienti hanno voluto effettuare scorte e perché il settore di smartphone e tablet in cui operiamo è esploso. Con i nostri genitori ci è parso giusto restituire parte di tutto questo". 

In cambio non otterranno nulla: loro, i loro familiari e i loro dipendenti e collaboratori si metteranno in coda come tutti per essere vaccinati in base alle priorità. Determinante per vincere una vera e propria corsa contro il tempo affinché fosse tutto pronto è stato anche il sostegno del sindaco Giovanna De Capitani e del prefetto Castrese De Rosa. Alla Technoprobe di Cernusco si vaccineranno sia quanti abitano nei paesi della Brianza Meratese, sia dell’Isola Bergamasca, altrimenti costretti a trasferte a Lecco o a Lariofiere a Erba o a Bergamo.