Una via ricorderà il medico di base

Ivan Mauri si rifiutò di chiudere lo studio e continuò ad accogliere i pazienti, fu tra i primi a morire

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di Daniele De Salvo

È stato tra i primi medici a morire per Covid di cui si è ammalato per continuare ad assistere i suoi pazienti, nonostante la mancanza di protezioni e dispositivi di sicurezza e sarà tra i primi camici bianchi vittime di coronavirus a cui verrà intitolata una strada. Nonostante non siano trascorsi i 10 anni previsti per legge dalla sua scomparsa ma solo 14 mesi, al "dottor Ivan Giuseppe Mauri, medico deceduto per Covid-19" verrà dedicato un largo vicino al centro civico di Beverate, frazione di Brivio dove il medico di famiglia abitava e lavorava. "Per i familiari, gli amici, i pazienti e i cittadini tutti questa iniziativa che testimonierà nel tempo il suo sacrificio non colma il vuoto della sua perdita, ma lenisce un poco il dolore e in questo atto di riconoscenza ci fa sentire uniti e parte di una comunità che si stringe nei momenti più bui", commenta e ringrazia Armida, la moglie rimasta vedova. Il dottor Ivan Mauri, originario di Erba, è morto il 24 marzo 2020: aveva 69 anni, 35 dei quali con indosso il camice di medico di base a Brivio ed Airuno. Gli mancavano solo pochi mesi alla pensione. Avrebbe potuto come molti colleghi chiudere lo studio, rifiutarsi di svolgere visite a domicilio, limitarsi a consulenze telefoniche e a dirottare i suoi pazienti in ospedale. Invece, nonostante la penuria di mascherine, tute protettive, guanti e occhialini che pure aveva più volte richiesto, ha continuato a visitarli tutti, anche a casa, anche e soprattutto quelli malati di Covid, a costo di infettarsi, come purtroppo è successo. È stato il 29esimo medico "martire del Covid" in Italia. Dopo di lui fino a febbraio ne sono morti almeno altri 330. "La prefettura di Lecco ha autorizzato l’intitolazione al compianto Ivan – spiega il sindaco di Brivio Federico Airoldi -. Curerò personalmente i dettagli dell’organizzazione della cerimonia di intitolazione". "Si ritengono sussistere le condizioni per autorizzare l’intitolazione pur non essendo intercorsi 10 anni dalla morte", conferma nella sua comunicazione il prefetto di Lecco Castrese De Rosa. Contestualmente all’intitolazione della piazzetta verrà piantato un ulivo, "a perenne memoria di un uomo dalla generosità e dall’altruismo smisurato e dalle chiare virtù morali e professionali", si legge nella delibera di intitolazione. Familiari, amici e pazienti del dottor Mauri ora sperano anche in un riconoscimento del Presidente della Repubblica con l’assegnazione della medaglia d’oro al valor civile.