Una “casetta spaziale“ per i test sui materiali edili

Lecco, è stata realizzata di recente nel cortile del Campus del Politecnico "Consentirà di effettuare diversi tipi di prove per le costruzioni del futuro"

Migration

Sembra un modulo spaziale o una costruzione avveniristica la strana casetta allestita nel cortile del Campus del Politecnico di Lecco. Ed effettivamente lo è. Si tratta, infatti, di misto tra un prototipo e un laboratorio. Si chiama Building energy efficiency pilot, o semplicemente BEEpilot, un piccolo edificio composto da moduli prefabbricati a disposizione di ricercatori, ingegneri, costruttori, produttori appaltatori edili per testare nuovi materiali e nuove soluzioni ecologiche e a risparmio energetico per l’involucro degli edifici. È realizzato con tecnologia a base di legno e i suoi componenti sono assemblati a secco, come nel più perfetto gioco a incastri, senza l’utilizzo di leganti. Le pareti e le coperture sono composte da moduli rimovibili e sostituibili. Il laboratorio è appoggiato su una struttura circolare motorizzata per orientarlo in base alla posizione del sole per consentire la ricerca di differenti condizioni di luce e radiazione a seconda del test che si starà svolgendo.

"Un sistema versatile che consentirà di effettuare diversi tipi di prove - commenta Graziano Salvalai, responsabile scientifico di MEZeroE, un progetto europeo di cui BEEpilot fa parte -. Effettueremo prove termiche, acustiche, illuminotecniche, di tenuta all’aria e di qualità dell’aria, sottoponendo gli elementi di cui dobbiamo verificare le performance agli agenti atmosferici esterni e creando all’interno il clima di cui abbiamo bisogno per ciascun specifico test. Questi possono riguardare numerosi aspetti, dall’invecchiamento delle guaine alla ventilazione dell’intercapedine, che rileveremo attraverso apposita sensoristica di facciata". Sulle pareti possono essere condotti test termici, acustici, di tenuta dell’aria e di rilevamento della qualità dell’aria. Lo stesso vale per le coperture, le finestre e gli infissi. Ci sono pure oscuramenti sia per finestre a pareti che a tetto o per intere facciate continue. Sono previsti anche pannelli fotovoltaici per verificarne la resa energetica e la durata, a seconda delle diverse tipologie. Il progetto europeo MEZeroE è stato varato per promuovere l’innovazione e la standardizzazione nel settore delle costruzioni, per contribuire in modo sostanziale alla trasformazione del patrimonio edilizio europeo. La frammentazione e la complessa struttura del mercato edilizio sono tra le principali barriere all’innovazione tecnologica degli edifici. "In questo contesto MEZeroE vuole offrire un ecosistema di open innovation per lo sviluppo, la sperimentazione e il potenziamento di prodotti per l’involucro che siano smart, a base biologica e incentrati sulla persona", spiega Salvalai. Daniele De Salvo