Uccisa dal marito La nipote: siete stati il mio porto sicuro

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LECCO

"Siete stati il mio porto sicuro nei momenti peggiori, la vostra porta di casa era diventata anche la mia".

La commovente lettera è stata scritta dalla nipote Martina per l’ultimo saluto alla nonna Antonietta Vacchelli, l’86enne uccisa lunedì scorso dal marito Umberto Antonello nell’abitazione del rione Germanedo. Le esequie sono state celebrate ieri nella chiesa parrocchiale del rione di Lecco. Il parroco don Francesco Scanziani ha letto il testo della nipote dedicata ai nonni. Umberto Antonello, ex ferroviere di 86 anni di Lecco è ai domiciliari, in una comunità. Sono stati "separati forse nel modo più brutale che possa esistere", ha spiegato la nipote Martina in uno scritto letto dal parroco don Francesco Scanziani durante le esequie celebrate in mattinata nella chiesa di Germanedo.

Umberto e Antonietta non sono stati separati solo dal un delitto, ma anche dal senso di frustrazione e di impotenza, forse di solitudine, perché Antonietta soffriva di dolori a cui nemmeno i medici riuscivano a fornire rimedio e Umberto non riusciva più a sopportare la situazione, non quella di doverla sempre accudire ma di vederla stare così male. Nella toccante testimonianza, la nipote ha tratteggiato la vita dei nonni, il loro essere sempre disponibili e il loro sostegno alla famiglia.

D.D.S.