
di Angelo Panzeri
Un giovane di Monte Marenzo, Michael Aquila, è stato condannato a due anni e 2 mesi, oltre al risarcimento di 101mila euro. La sentenza nei confronti del 29enne a processo per truffa aggravata è stata letta nel tardo pomeriggio di ieri dal giudice Nora Lisa Passoni. I fatti risalgono al periodo tra il 5 ottobre 2015 e il 18 marzo 2016 quando il giovane ha raggirato Mario Barachetti, 50 anni, residente nel suo paese, operaio in cassa integrazione di ben 89.400 euro. Il giovane ha fatto credere al 50enne che, attraverso quegli investimenti, avrebbe avuto un ritorno superiore di qualsiasi istituto di credito e alla fine gli avrebbero regalato una Golf.
La consegna dei soldi avveniva in un capanno del Meratese, dove partecipavano altre persone che sono state rese note durante il processo: prima facevano bere il 50enne, quindi gli facevano firmare e staccare gli assegni. In totale 89.400 euro che - secondo quanto ricostruito in aula e gli accertamenti effettuati nell’indagine - non sono andati in investimenti finanziari, ma nelle tasche di Michael Aquila, per pagare la casa, acquisti mobiliari e debiti da gioco. Anche i familiari di Michael Aquila erano a conoscenza dei bonifici fatti dal 50enne. Il colpo di scena è avvenuto in ospedale: Mario Barachetti ai primi di aprile del 2016 venne ricoverato e sul letto dell’ospedale, pochi giorni prima di morire (24 aprile 2016 ndr) raccontò tutto alla sorella Luisa. "Ho subito cercato capire quanto accaduto a mio fratello – ha detto in aula Luisa Barachetti - e nel suo comodino ho trovato documenti, annotazioni e bonifici che Mario aveva firmato". Il viceprocuratore onorario Mattia Mascaro nella requisitoria ha spiegato che è stata raggiunta la prova e per questo "Michael Aquila va condannato a un anno e a una multa di mille euro. L’avvocato Francesco Anzaldi, che assiste la parte lesa, la sorella e genitori del’uomo, ha posto l’accento sulla carenza delle indagini e rimarcato che "la responsabilità è stata accertata".
L’avvocato Anzaldi ha chiesto la condanna e il risarcimento per i familiari del 50enne, mentre l’avvocato Agnese Massaro, che assisteva Michael Aquila, ha chiesto l’assoluzione perché "non sono state raggiunte le prove". Il giudice Nora Lisa Passoni, dopo una lunga camera di consiglio, ha letto la sentenza: 2 anni e 2 mesi di reclusione, 101mila euro di risarcimento alla parte lesa, immediatamente esecutiva. La parte lesa si è dichiarata soddisfatta.