REDAZIONE LECCO

Treno deragliato, il barista "Erano qui a mangiare un boccone poi hanno rincorso il treno"

La sosta al bar è un rituale durante la pausa fra la corsa di andata e quella di ritorno

"Erano qui da una manciata di minuti scarsi, uno ha ordinato un panino che stava mangiando, l’altro il caffè. Si sono accomodati entrambi ai tavoli fuori. Ho sentito urlare poi li ho visti alzarsi di scatto e correre verso la stazione senza nemmeno terminare la consumazione". A parlare è Cesare Sangalli, conosciutissimo titolare della vineria “La Stazione” di via Luigi Gasparotto, a pochi metri dalla stazione di Paderno d’Adda da cui l’altro giorno è partito il "treno fantasma" deragliato a Carnate. Macchinista e capotreno, come spesso succede durante la sosta tra la corsa di andata e quella di ritorno tra Porta Garibaldi e Paderno, approfittano infatti di quel lasso di tempo per bersi un espresso o effettuare la pausa nel suo locale, proprio come successo mercoledì. "Inizialmente ovviamente non sapevo cosa stesse accadendo, lo abbiamo appreso tutti noi solo in seguito – prosegue il barista -. Alcuni altri clienti e testimoni mi hanno riferito che sono stati richiamati dal capostazione che li ha raggiunti per avvisarli del convoglio che si stava muovendo e di averli visti rincorrerlo per cercare di salire a bordo e fermarlo". "Per fortuna alla stazione di Paderno d’Adda c’è ancora un capostazione – aggiunge una cameriera che conosce bene “i due ragazzi” come li chiama amichevolmente lei -. Se non fosse stato per lui che ha avuto la prontezza di riflessi di comprendere la gravità della situazione e avvisare i colleghi della centrale operativa probabilmente si sarebbe verificate una strage". Il capostazione ha inoltre azionato subito la chiusura dei passaggi a livello lungo la linea che si trovano alla Sernovella di Verderio, Robbiate, Brugarolo e Osnago, scongiurando che eventuali automobilisti potessero essere travolti dal treno impazzito. Daniele De Salvo