Tavolette di cioccolato in vendita. Il ricavato aiuterà i più poveri

Dona un MorSo di bontà: un progetto natalizio che unisce Morbegno e Sondrio, con 2 empori solidali e 2 tavolette di cioccolata, per sostenere le famiglie in difficoltà. Una reazione a catena di bontà per produrre un cambiamento positivo.

A Natale dona un MorSo di bontà. Due empori solidali, a Morbegno e Sondrio, e due tavolette di cioccolata, bianca e al latte, per un unico progetto natalizio: un Domino, questa la denominazione, dolce per fare del bene. L’iniziativa è stata promossa nell’ambito di ProPositivi, il progetto realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo, Fondazione Peppino Vismara e Fondo Beneficenza Intesa Sanpaolo, in collaborazione con Fondazione Pro Valtellina, con il consorzio di cooperative sociali Sol.Co Sondrio quale principale interlocutore. L’incontro tra due territori avviene nell’ambito di una co-progettazione su scala provinciale allo scopo di estendere sinergie ed esperienze tra enti che si occupano di vulnerabilità sociale. "Con l’avvicinarsi del Natale - afferma Massimo Bevilacqua, direttore di Sol.Co Sondrio -, l’invito è quello di vivere le festività con uno sguardo alle persone in difficoltà, condividendo l’obiettivo comune del dono affinché questo periodo dell’anno sia dolce e sereno per tutti". "Per Natale dona un MorSo di bontà" è il claim scelto per la campagna, nato dall’incontro tra Morbegno e Sondrio, sedi dei 2 empori solidali. La confezione regalo che ne sostiene l’attività contiene 2 tavolette di cioccolata da 50 grammi ciascuna, prodotte da ChocoAlpi Valtellina, e un cartellino con un augurio da personalizzare e appendere all’albero di Natale. Le donazioni raccolte attraverso la vendita garantiranno una spesa sospesa a favore delle famiglie beneficiarie: una reazione a catena di bontà in grado di produrre un cambiamento per replicare nel Morbegnese gli effetti positivi generati dal primo Emporion nel Sondriese. "Questa iniziativa - sottolinea la vicepresidente di Fondazione Pro Valtellina Anna Pola Orio (foto) - riconosce la comunità come forza attiva per quel sostegno che genera valorizzazione delle risorse e coesione sociale". F.D.