Lecco, riaperta la Superstrada 36: giornata da bollino rosso

Si circola sulla canna sud. Il Primo maggio si affronta la prova dei vacanzieri che si muoveranno dalla Valtellina e dalle altre località del lago

La deviazione sullla Super da una carreggiata all'altra (foto dalla rete)

La deviazione sullla Super da una carreggiata all'altra (foto dalla rete)

Lecco, 1 maggio 2019 – I tecnici di Anas lunedì sera hanno riaperto la Superstrada tra Abbadia Lariana e Bellano. La circolazione è stata ripristinata poco dopo le 22.30, con un’ora e mezza di ritardo rispetto a quanto annunciato nel pomeriggio, ma con quasi una settimana di anticipo rispetto a quanto temuto e preventivato subito dopo la frana che lo scorso giovedì sera si è abbattuta sulla 36 all’altezza di Lierna. Fino a Mandello del Lario per chi proviene da Lecco e fino a Perledo per quanti arrivano da Sondrio la Statale è completamente percorribile, poi tra Perledo e Mandello automobilisti e camionisti viaggiano tutti in carreggiata sud, dove è stato istituito il doppio senso di marcia per un tratto di undici chilometri e mezzo per baipassare il punto dove si è verificato lo smottamento.

Rispetto ai tempi di percorrenza soliti, la «strozzatura» comporta circa 5 minuti in più, perché si procede a velocità ridotta. Ieri non si sono registrati problemi nonostante la Statale sia ancora parzialmente chiusa. Il vero banco di prova sarà però quest’oggi, quando sul lago, in Valsassina e in Valtellina si attendo migliaia di turisti e villeggianti per il Primo maggio. La situazione tuttavia in Super è critica ogni fine settimana, ogni festività e ogni ponte, specialmente durante la bella stagione primaverile ed estiva. «L’emergenza in corso deve essere da sprone per un percorso di investimenti importanti, perché «quel ramo del Lago di Como che volge a mezzogiorno» non può essere citato e utilizzato solo per farsi belli o come terra di passaggio, esige semmai rispetto e risorse», sostiene il sindaco di Mandello Riccardo Fasoli, che chiede di intervenire pure sulla Sp 72.

«La 72 quando succedono questi eventi deve costituire una valida e fruibile alternativa – prosegue -. Abbiamo sette imbuti, dobbiamo lavorare per trovare soluzioni, anche se costose e difficili». «È necessario affrontare definitivamente questa problematica con tutti gli amministratori locali, chi governa a livello regionale, i parlamentari dei territori di Lecco e di Sondrio per programmare e attuare una seria manutenzione e riqualificazione delle arterie provinciali esistenti», sostiene anche il presidente di Villa Locatelli Claudio Usuelli. Gli interventi considerati prioritari che potrebbero consentire di limitare i disagi in caso di altri smottamenti e interruzioni della Super sono il completamento dello svincolo di Piona a Colico, la realizzazione dello svincolo di Mandello, del sottopasso ferroviario di Bellano e del peduncolo di Dervio e anche il completamento della ciclopedonale tra Abbadia Lariana e Lecco. Ma ciò che più preme in questo momento è la riapertura totale della Superstrada con il consolidamento del versante che ha ceduto e il posizionamento delle reti paramassi e di sicurezza per bloccare eventuali altri macigni. Occorrerà tuttavia un mese, forse di più, comunque prima del boom del periodo turistico.