Più controlli, ma i cittadini devono denunciare. E non devono improvvisarsi vigilantes. Senza denunce gli operatori delle forze dell’ordine non hanno infatti modo di conoscere la reale portata della situazione né possono sapere quali zone tenere d’occhio e quando. Le denunce consentono inoltre ai rappresentanti istituzionali di chiedere più militari e agenti in servizio sul territorio. L’altro giorno il prefetto di Lecco Sergio Pomponio (nella foto) ha convocato a Palazzo di governo del territorio i vertici di carabinieri, Finanza e questura, la presidente della Provincia Alessandra Hofmann e Iginio Villa, sindaco di Verderio, dove settimana scorsa sono stati rapinati tre studenti alla fermata del bus e almeno un altro giovane sul sagrato della chiesa e dove sono stati messi a segno diversi furti. Dalla riunione è emerso che non tutte le vittime hanno denunciato quanto accaduto e nemmeno hanno informato gli operatori delle forze dell’ordine. Qualcuno però avrebbe organizzato ronde nel tentativo di assicurarsi giustizia da sé. "Nel corso dell’incontro, il prefetto, evidenziando ancora una volta l’importanza di denunciare i reati, ha ricordato che l’organizzazione di ronde o altre forme di vigilanza privata non autorizzata sono vietate dalla legge – è stato sottolineato in una nota ufficiale, al termine del summit –. Il controllo del territorio è una prerogativa esclusiva delle forze di polizia". Proprio per evitare iniziative fai da te, oltre ad essere potenziati ulteriormente i controlli da parte di donne e uomini in divisa, verrà rinnovato il protocollo per il controllo di vicinato. D.D.S.
CronacaStudenti rapinati, aumentano i controlli