Il sindaco di Monticello Brianza Alessandra Hofmann, dopo essere stata riconfermata prima cittadina, vuole continuare ad indossare anche la fascia azzurra di presidente della Provincia di Lecco. La appoggiano tutti gli amministratori locali di centrodestra. Dopo le fughe in avanti, i distinguo, i botta e risposta sopratutto tra gli esponenti di Fratelli d’Italia e i leghisti, nella coalizione è tornata la pace, almeno a livello di facciata. "Al fine di preservare l’unità del centrodestra e l’azione di buon governo sviluppata in questi anni da chi guida Villa Locatelli, che vede un protagonismo attento e partecipativo anche di molti civici che si riconoscono nell’attuale amministrazione provinciale, possiamo annunciare che, in vista delle prossime elezioni provinciali del 29 settembre, la lista Casa dei Comuni - Hofmann presidente verrà ripresentata al giudizio degli oltre 1000 amministratori locali".
L’annuncio arriva dalla stessa Alessandra Hofmann (nella foto), il segretario provinciale del Carroccio Daniele Butti, il coordinatore lecchese di Forza Italia Roberto Gagliardi quello di Fratelli d’Italia Alessandro Negri. E le divisioni delle scorse settimane? Acqua passata, normale dialettica e strategia politica. "Avevano l’unico scopo di trovare la formula elettorale migliore e vincente per confermare la maggioranza in Consiglio provinciale", rispondono i maggiorenti dell’alleanza di governo. Le elezioni provinciali saranno anche un banco di prova di una possibile formula per tentare il ribaltone alla prossima tornata amministrativa a Lecco, dove "comanda" il sindaco di centrosinistra Mauro Gattinoni.
"Un modello, il nostro, chiaramente vincente, propositivo e di tutela del nostro territorio che siamo convinti possa essere propedeutico e una solida base in vista dell’ormai prossima competizione elettorale per il comune di Lecco", confermano dal centrodestra unito. Alla tornata di secondo livello per scegliere presidente e consiglieri provinciali sono chiamati alle urne 1.031 sindaci e amministratori comunali eletti. Uno non vale uno alle provinciali. Al contradio il voto di ogni elettore è ponderato, ovvero ha un peso diverso a seconda del numero di residenti del paese che amministra e quindi dei cittadini che rappresenta. Ad esempio i voti espressi dai consiglieri del capoluogo hanno un peso nettamente superiore rispetto a quelli dei Comuni più piccoli.
D.D.S.