Sergio Pomponio si presenta Sarà il prefetto dei Giochi olimpici

"Una prospettiva affascinante" dice il nuovo inquilino del palazzo del Governo ex collaboratore di Cancellieri

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"Sono onorato di essere a Lecco, è una realtà piccola ma importante". Ancora prima di arrivare in città e di insediarsi ieri nel suo ufficio del Palazzo di governo, il nuovo prefetto Sergio Pomponio si era già messo al lavoro sebbene a distanza, perché le sfide e gli impegni che lo attendono sono parecchi, a partire dalle Olimpiadi invernali di Milano–Cortina che renderanno la provincia di Lecco la porta di accesso ai Giochi che si svolgeranno anche in Valtellina. "Una prospettiva affascinante", spiega il nuovo prefetto, alla sua prima esperienza da prefetto ma con un’esperienza più che trentennale tra le fila del Viminale, con trascorsi a Bergamo, Lodi, Venezia e infine a Parma. Ha collaborato con l’ex ministra Cancellieri prima che assumesse incarichi politici. Tra le priorità a cui sa di doversi dedicare c’è la viabilità, con strade, ponti e piste ciclabili da costruire, ultimare per consentire ad atleti e tecnici olimpionici e spettatori di presentarsi ai cancelletti di partenza delle gare a 5 cerchi. Quando era viceprefetto a Bergamo ha sperimentato di persona la viabilità lecchese, sebbene in bicicletta, perché è un cicloturista. E poi la sicurezza e l’ordine pubblico che gli competono: la microcriminalità specialmente nel Meratese per i furti in abitazione, la malamovida nel capoluogo e la criminalità organizzata che non ha confini.