San Michele meraviglia del mondo

Candidatura Unesco, ora si fa sul serio per il ponte in ferro sul fiume Adda costruito alla fine dell’Ottocento

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di Daniele De Salvo

Il ponte San Michele sull’Adda è ufficialmente in lizza per diventare una delle meraviglie del mondo. Domani a Calusco d’Adda è in programma la conclusione dei lavori del IV Congresso per l’iscrizione della candidatura transnazionale di sei ponti in ferro a grande arcata del XIX secolo, tra cui il San Michele.

Gli altri cinque sono il ponte Maria Pia ultimato nel 1877 tra Porto e Villa e il Dom Luis I del 1896 a Villa Nova de Gaia in Portogallo, il viaduc de Garabit terminato nel 1884 e il viaduc du Viaur inaugurato nel 1902 in Francia, e infine il müngstener Brücke in Germania realizzato tra il 1894 e il 1987 per collegare le città di Solingen e Remscheid. A sostenere l’inserimento nel World Heritage List, cioè nell’elenco dei siti Unesco, della "Tour Eiffel" padernese, realizzata tra il 1887 e il 1889 e rimessa completamente a nuovo di recente con un massiccio intervento di restauro e consolidamento perché rischiava di crollare, ci sono l’assessore all’Autonomia e Cultura di Regione Lombardia Stefano Bruni, con i presidenti della Provincia di Lecco Alessandra Hoffman e di Bergamo Pasquale Gandolfi, il direttore operativo di Rfi a cui appartiene il ponte Giulio del Vasto, i sindaci di Padeno Gianpaolo Torchio e di Calusco Marco Pellegrini, gli onorevoli Stefano Benigni, Maria Grazia Gallone e Gianmario Fragomeli e la presidente del Parco Adda Nord Francesca Rota.

Domenica sono invece i cittadini di Paderno a lanciare la volata verso l’Unesco, con fotografie, disegni, danze popolari e un concerto.

"Una giornata dedicata al nostro ponte in concomitanza con la presenza a Paderno dei componenti delle delegazioni internazionali per la candidatura del San Michele, insieme ad altri cinque ponti europei costruiti prima del 1900 utilizzando la tecnica dell’arco unico in ferro, per l’inserimento nell’Heritage List dell’Unesco", spiegano dalla Pro loco.