Lecco, i robot entrano in azienda: la “terza via” è tracciata

Parte il terzo corso di Meccanotronica lanciato da Confindustria Lecco-Sondrio, un titolo di studio para-universitario a ventisei giovani neodiplomati

Robot e software sono il futuro

Robot e software sono il futuro

Lecco, 16 ottobre 2019 - La “terza via” per avvicinarsi al lavoro c’è: non è fermarsi al capolinea delle superiori ma nemmeno imbarcarsi nei cinque anni di università che possono spaventare molti. La risposta è il corso di Meccanotronica lanciato da Confindustria Lecco-Sondrio insieme a Itis Lombardia e agli istituti superiori Badoni e Fiocchi di Lecco, il Mattei di Sondrio e il CFP Aldo Moro di Valmadrera. Offrirà un titolo di studio para-universitario che in Italia non esisteva dal 2010. Il battesimo della terza edizione ieri nella sede della Omet, dove è intervenuto anche il presidente degli industriali Lorenzo Riva.

 «Questo corso ha una doppia valenza positiva - ha spiegato Antonio Bartesaghi, presidente di Omet -: per le aziende alla ricerca di competenze e per i giovani del territorio il cui ingresso nel mondo del lavoro non può che essere facilitato tant’è vero che i ragazzi diplomati sono già occupati o, comunque, sono instradati verso l’inserimento in azienda». Aziende che anche nel lecchese investono soprattutto sul patrimonio umano, che oggi come non mai deve tenere il passo con l’evoluzione della tecnologia.

«Il fabbisogno delle imprese in termini di competenze supera, purtroppo, la disponibilità di risorse umane formate». Ventisei gli studenti che hanno superato i test di selezione e sono quindi stati ammessi alla frequenza per il nuovo biennio formativo del percorso, pochi mesi dopo il superamento dell’Esame di Stato per la qualifica di “tecnici superiori” da parte dei primi ventidue diplomati dell’edizione numero uno. I giovani che oggi iniziano il loro cammino formativo hanno l’obiettivo di aggiudicarsi, grazie a duemila ore di corso delle quali 800 di tirocinio in azienda, «un titolo di studio para-universitario - spiega Claudio Lafranconi, dirigente del Fiocchi - che offre un’alternativa per i neo diplomati dei corsi tecnici e professional senza però impegnarsi in un percorso di altri cinque anni, tipico della scelta universitaria è un’ottima opportunità proprio come accade in Europa».