
I soccorsi al bambino col l'elicottero
Robbiate (Lecco), 21 febbraio 2016 – Il piccolo Zaccarea è morto. Il bambino di appena 9 anni che ieri pomeriggio, sabato, è stato colpito da un attacco cardiaco improvviso e fulminante mentre stava giocando a pallone sul campo di calcio dell'oratorio di Robbiate non ce l'ha fatta. Verrà comunque eseguita l'autopsia. Il papà ha donato le cornee. Fino a questa mattina, il piccolo era stato tenuto in vita artificialmente in un letto del reparto di Terapia intensiva pediatrica dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
Il padre, originario della Sierra Leone, che aveva potuto riabbracciarlo e ricongiungersi a lui solo a ottobre, è al suo capezzale per vegliarlo, supportato e sostenuto da un amico suo vicino di casa. La tragedia si è consumata sotto i suoi occhi. Lo aveva accompagnato lui al centro parrocchiale giovanile perché il figlio aveva manifestato il desiderio di imparare a giocare a pallopne. Le speranze di una ripresa sono pressoché nulle, solamente un vero e proprio miracolo potrebbe cambiare la situazione. Il giovane paziente dopo il malore non si è più ripreso né ha fornito cenni di miglioramento, anzi, nonostante il tempestivo intervento dei sanitari del 118.
Il bimbo inizialmente ha manifestato crisi convulsive, quando la dottoressa e l'infermiera del servizio di emergenza clinica lo stavano già assistendo si poi accasciato al suolo esanime. E' stato immediatamente rianimato, ma a quanto pare non è servito a nulla. Prima è stato trasferito a sirene spiegate al vicino San Leopoldo Mandic di Merate in ambulanza, quindi, dopo le prime cure, è stato trasportato con l'elisoccorso nella più attrezzata struttura bergamasca, dove purtroppo i medici non hanno potuto altro che constatare l'assenza di ogni attività cerebrale. I motivi del repentino collasso al momento non si conoscono. Essendo giunto nel nostro Paese da poco non si sa se soffrisse di qualche disturbo congenito né se sia affetto da una particolare patologia. Dai primi accertamenti non sarebbero tuttavia emersi difetti cardiaci né disturbi circolatori evidenti
di DANIELE DE SALVO