REDAZIONE LECCO

Reperti e Dna, altri due "no" ai legali di Bossetti

Il Tribunale nega l’accesso a leggings e slip nonché ai campioni di Dna. È il settimo pollice verso

Il Tribunale di Bergamo ha sentenziato: altri due "no" alla richiesta di accesso ai reperti e campioni di Dna relativi al caso di Yara Gambirasio. La richiesta era stata avanzata dagli avvocati Claudio Salvagni e Paolo Camporini, che assistono Massimo Bossetti, condannato in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio. Il tema della richiesta è l’analisi dei reperti, leggings e slip della vittima 13enne con i campioni di Dna che identificarono Ignoto 1 e, quattro anni dopo, Bossetti. Ora due Corti d’Assise a Bergamo hanno confermato il "no" che avevano già espresso ad accedere ai reperti e ai campioni nonché a verificarne lo stato di conservazione. Nonostante tre sentenze che hanno ritenuto certi gli esiti delle analisi, Salvagni e Camporini chiedevano di cercare nei reperti e nei campioni lo spunto per far riaprire il caso e sperare in una revisione del processo. Sono quindi sette in totale i "no" agli avvocati di Bossetti, mentre per tre volte la Cassazione ha dato loro ragione. La denuncia di Bossetti per frode processuale attende la risposta del gip di Venezia.

F.D.