Recuperato sul Resegone il corpo della precipitata

Si tratta di una cinquantenne lituana, in vacanza in Italia con il compagno

Migration

di Daniele De Salvo

Doveva essere una settimana di vacanza da sogno con il suo compagno nei luoghi dei Promessi sposi, tra il lago di Como e le inconfondibili vette lecchesi. Invece il breve soggiorno da favola in un B&B di Abbadia Lariana si è trasformato in tragedia, perché la lituana di 50 anni l’altro pomeriggio è caduta ed è morta in un canalone del Resegone sotto lo sguardo impotente del suo fidanzato, un connazionale coetaneo appassionato come lei di montagna. È precipitata un punto talmente impervio che i soccorritori sono riusciti a recuperarne il corpo martoriato solo ieri mattina. Sul volo fatale nel dirupo che non ha lasciato scampo alla 50enne è stata avviata un’indagine d’ufficio per accertare che si sia trattato di un infortunio, non di altro. Al momento tutti gli elementi raccolti a fatica anche per via della lingua dagli investigatori della Mobile a cui è stato affidato il caso fanno propendere comunque per la prima ipotesi.

"Stiamo svolgendo tutti gli accertamenti necessari – si limitano a spiegare dalla questura -. Al momento l’ipotesi più plausibile rimane quella dell’incidente". L’escursionista sarebbe cioè scivolata mentre con il suo compagno stava tornando verso valle dopo aver raggiunto la cima del Resegone, probabilmente tradita da una distrazione fatale che l’ha fatta precipitare nel dirupo sotto gli occhi del compagno. "Stavano rientrando da un’escursione lungo il sentiero n.1 che scende dal rifugio Luigi Azzoni – spiegano i tecnici del Soccorso alpino di Lecco mobilitati insieme ai vigili del fuoco del Nucleo Saf specializzati in interventi in ambiente speleo-alpino fluviale -. Arrivati nei pressi del canale Comera, appena prima della località Bedoletta, è precipitata per una settantina di metri. La dinamica è in corso di accertamento".

Per ora è stato disposto solo un’ispezione esterna sulla salma, non l’autopsia. Sia lei che lui erano ben equipaggiati e non si tratterebbe di sprovveduti, sebbene giovedì non fosse proprio la giornata ideale per una camminata in montagna a causa delle condizioni meteo. Nonostante il tempo avverso non avrebbero però voluto rinunciare all’escursione sul Resegone poiché avevano pianificato il breve viaggio da tempo.