
I sette carabinieri che hanno ricevuto l’encomio per le attività svolte in servizio o. senza divisa come il salvataggio di una donna
Carabinieri, sempre, ovunque. In tutti i paesi, nelle case, nei negozi o fabbriche, in montagna, sul lago: a occuparsi dell’86% dei reati denunciati in provincia di Lecco sono i carabinieri. Una presenza costante e capillare, che in un anno ha permesso di arrestare 185 persone, denunciarne 1.761 e di perseguire l’86% dei reati denunciati nel Lecchese. A tracciare un bilancio del lavoro svolto è il colonnello Nicola Melidonis, comandante provinciale dei carabinieri, che ieri ha guidato le celebrazioni per il 211° dell’Arma. Non solo arresti, denunce, indagini: esserci sempre, ovunque, significa anche aiutare chi ha bisogno, come le 49 persone soccorse nel lago o le 43 sulle piste da sci. Pure quando si è fuori servizio, come l’appuntato scelto Gianluca Calì, 45 anni, del Nucleo operativo e radiomobile di Merate. Due anni fa, mentre correva lungo l’Adda a Imbersago, si è tuffato nel fiume per salvare una signora di 67 anni caduta in acqua che stava annegando, gesto che gli è valso un encomio.
Premiati il capitano Giovanni Casamassima, comandante della compagnia di Merate per un’operazione antidroga; il luogotenente Vincenzo Valenza comandante della stazione di Brivio con il vicebrigadiere Cristian Paolillo e l’appuntato Daniele Fantuzzi che hanno arrestato un barista di 35 anni per violenza sessuale e prostituzione minorile; e l’appuntato scelto e il carabiniere della stazione di Olginate Giuseppe Agati e Giovanni Cesaro per aver salvato un ventenne che voleva buttatasi da un ponte. "Un ringraziamento ai miei oltre 300 carabinieri di ogni ordine è grado, che ogni giorno lavorano silenziosi e tenaci per il territorio".
Daniele De Salvo