Il "ponte dei suicidi" di Paderno d'Adda candidato a patrimonio Unesco

Soddisfatto e pieno di speranze il sindaco Renzo Rotta, in Germania per sostenere la candidatura

Il ponte a Paderno d'Adda

Il ponte a Paderno d'Adda

Lecco, 30 ottobre 2017 - Il Ponte San Michele di Paderno d’Adda in corsa per essere inserito come patrimonio dell’umanità nella lista Unesco, l’Organizzazione delle Nazioni unite per l’educazione, la scienza e la cultura. Il sindaco Renzo Rotta nell’ultimo fine settimana è stato in trasferta a Solingen, in Germania, per sostenere la candidatura del capolavoro di ingegneria industriale, partecipando ad un convegno internazionale sui grandi ponti ad arco del XIX secolo.

«Se veramente il San Michele diventerà patrimonio dell’Unesco potremo beneficiare di importanti occasioni per valorizzare il nostro ponte, che è una vera e propria opera d’arte, con interessanti opportunità per il turismo culturale nel nostro territorio», spiega il primo cittadino di Paderno. L’iniziativa è stata inoltre promossa alla vigilia dell’imponente intervento di ristrutturazione del San Michele, che entro il 2020 verrà rimesso a nuovo, con il consolidamento dell’intera struttura, il rifacimento del piano viario e l’adeguamento della linea ferroviaria di collegamento tra le province di Lecco e di Bergamo, un progetto dal costo di circa 25 milioni di euro. Il San Michele con le sue inconfondibili travature in ferro e la caratteristica arcata rappresenta una sorta di torre Eifell della Brianza: il monumento parigino e il ponte di Paderno sono stati costruiti nello stesso periodo, tra il 1887 e il 1889.