Morto Plinio Agostoni, presidente di Confindustria Lecco-Sondrio: una vita tra Icam, fede e politica

L’imprenditore si è spento a 80 anni. Era un membro di primo piano di Comunione e Liberazione e della Compagnia delle Opere

Plinio Agostoni aveva 80 anni

Plinio Agostoni aveva 80 anni

Lecco, 5 marzo 2024 – È morto Plinio Agostoni: una malattia fulminante se l’è portato via all’età di 80 anni. Sposato con Maria e padre di quattro figli, era presidente di Confindustria Lecco-Sondrio, vicepresidente di Icam, azienda leader nel settore dolciario fondata a Morbegno dal padre Silvio nel 1942. 

La città il suo territorio perdono un altro pezzo importante della sua storia a poche settimane dalla scomparsa di Giulio Boscagli, amico d’infanzia di Agostoni e accomunato dal comune impegno politico in Comunione e Liberazione e nella Compagnia delle Opere, la rete economica del movimento.

Atletica 

Rampollo di una delle più note e numerose (era il terzo di sei figli) famiglie imprenditoriali del Lecchese, Plinio Agostoni scopre giovanissimo la passione per l’atletica e a 18 anni conquista il titolo italiano giovanile in salto in lungo. Passione ampiamente condivisa in famiglia: per trent’anni la Icam sarà sponsor di Atletica Colombo, garantendo quel sostegno economico e organizzativo indispensabile alla società che trionferà spesso a livello nazionale. Il punto più alto arrivò con il titolo italiano nel 1972 a Cava dei Tirreni nella staffetta 4x100 composta da Alfredo Maccacaro, Alberto Agostoni (fratello di Plinio), Giuseppe Andreotti e Antonio Agostoni.

Carriera

Laureatosi in Ingegneria elettrotecnica, entra tardi nell’azienda di famiglia dopo aver maturato esperienza in Sae, altro storico marchio industriale lecchese leader delle linee elettriche dove fu dirigente responsabile della progettazione. “Quando capii che la finanza ormai aveva svuotato l’identità dell’azienda, decisi che era il momento di cambiare”, confessò una volta.

Icam

Era il 1989 e in età non più giovanissima entra nell’azienda di famiglia, la Icam, che da qualche anno ha lasciato la storica sede di Lecco, nel caratteristico quartiere di Pescarenico, per trasferirsi a Orsenigo nel Comasco.

Oggi Icam è il maggiore produttore di cioccolato biologico del mondo, esporta in 73 Paesi del mondo e nel 2022 ha fatturato 209 milioni di euro  seguendo un approccio etico e sostenibile, che abbia un impatto positivo su ogni fase del ciclo di lavorazione a cominciare dai produttori di cacao.