Il Parco del Curone blocca Nicolò Di Lella, il santone degli ufo: no al raduno fra le piramidi di Montevecchia

Il presidente Marco Molgora: "Dovevano chiedere i permessi, quella zona verde è un’area protetta"

Il santone Nicolò Di Lella

Il santone Nicolò Di Lella

Montevecchia (Lecco) – Un parco è una sorta di santuario della natura, ma non un tempio a cielo aperto di chi crede nel comandante della federazione galattica di luce. E le piramidi di Montevecchia sono definite tali per la loro forma, non perché siano davvero antiche costruzioni come quelle egizie, che secondo chi segue la ‘religione ufologica’ sarebbero state ispirate o costruite direttamente dagli extraterrestri.

Soprattutto però il Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone è una zona protetta. Per questo il presidente del principale polmone verde della Brianza alle porte di Milano Marco Molgora ha detto no al raduno degli adepti del santone Nicolò Di Lella, un mistico di 34 anni che sostiene di essere stato teletrasportato su un’astronave aliena su cui avrebbe incontrato il capo supremo della federazione galattica. L’incontro tra lui e i suoi seguaci avrebbe dovuto svolgersi nei giorni scorsi, alle cosiddette piramidi di Montevecchia appunto, all’intero del territorio del Parco.

Si tratta di tre colli piramidali appunto, allineati e orientati verso l’est astronomico con una precisione millimetrica, che secondo alcuni studiosi però sarebbero stati innalzati nel 4.200 avanti Cristo, 1.500 anni prima ancora della piramide di Cheope. Le piramidi, a parere dei fedeli della religione ufologica, sarebbero opera appunto di esseri senzienti di altri pianeti e sprigionerebbero energie positive. L’invito al raduno, in programma di notte è stato diffuso sui social ed è stato intercettato pure dai vertici del Parco della Valcurone, che si sono subito preoccupati di una possibile ‘invasione’ da parte di un centinaio di accoliti del movimento realiano piuttosto che di gruppi newage.

Hanno così contattato il guru e gli hanno intimato di sospendere l’evento in programma. Il timore è stato anche quello di un possibile precedente. "Intanto avrebbero dovuto chiedere un permesso e ottenere le necessarie autorizzazioni – spiega il presidente Marco Molgora -. Inoltre tante persone tutte assieme in una zona protetta non è ammissibile". "Non comprendo la logica dei dormienti – il commento di Nicolò Di Lella -. L’evento alle piramidi è comunque annullato". Verrà riproposto altrove in segreto, sebbene sempre in provincia di Lecco.