DANIELE DE SALVO
Cronaca

Merate, la storia curiosa di Emilio: "La pensione? Ne ho diritto ma non la chiedo"

In un paese di baby pensioni, pensioni d’oro, vitalizzi e casta come l’Italia, c’è chi sceglie diversamente

Emilio Baronti, milanese d’origine ma residente a Robbiate (Cardini)

Emilio Baronti, milanese d’origine ma residente a Robbiate (Cardini)

Merate, 21 aprile 2018 - In un paese di baby pensioni, pensioni d’oro, vitalizi e casta come l’Italia, c’è chi di proposito ha rinunciato alla propria pensione per continuare a mantenersi lavorando senza gravare sui conti dell’Inps. È Emilio Baronti, milanese d’origine ma da tempo residente a Robbiate, che a 76 anni gestisce il bar del circolino di Sartirana di Merate, pur potendosi ritirare a vita privata godendosi la pensione di anzianità che ha maturato ormai da parecchio.

«Non mi piace campare sulle spalle degli altri, ho sempre sgobbato per portare a casa la proverbiale pagnotta – spiega -. Fino a quando riuscirò ad arrangiarmi da solo continuerò a farlo. Mi vergognerei a chiedere qualcosa a qualcuno, ci sono già i politici che vivono alle spalle di noi cittadini onesti senza bisogno che mi ci metta pure io». E così ogni giorno, ormai da tre lustri, nonostante la stanchezza di un’esistenza di fatica, è lì, dietro il bancone, a servire caffè e bianchini: «Riesco giusto a cavarci i soldi per coprire tutte le spese e a tenere qualcosa in tasca per arrivare a fine mese, ma mi accontento, i figli ormai sono grandi e non ho pretese».

In realtà fino a un paio d’anni fa era convinto di non aver versato abbastanza contributi per chiedere la pensione, sono stati i clienti e gli amici a suggerirgli di provare almeno a verificare. «Ho cominciato a lavorare da ragazzino, prima come garzone e poi come rappresentante di prodotti per la casa, ma sinceramente non mi sono mai preoccupato di sapere se effettivamente mi venissero pagati i contributi previdenziali, anzi, ero certo che nessuno me li avesse mai versati. Su insistenza di alcuni conoscenti e avventori mi hanno tuttavia convinto a rivolgermi a un patronato per conoscere la mia situazione e ho scoperto che invece mi sono stati versati 21 annualità e quindi avrei diritto a riscuotere la pensione di vecchiaia già da molto tempo».

Il pensiero lo ha sfiorato e aveva anche avviato le pratiche non più tardi dell’estate scorsa, poi però, al momento di perfezionarle e presentare domanda ufficiale ha rinunciato. «Non credo di meritarmela. In fondo ho versato solo pochi anni di contributi, sono ancora in gamba, proprio non me la sento di comportarmi da mantenuto, non credo sia giusto. Lo so che in molti disapprovano, mi prendono in giro, credono che io stia stupido, forse lo sono anche, ma a me sta bene così».