Oliveto Lario: il nuovo pontilista è un consulente del lavoro. “Vi spiego perché l’ho fatto”

Dario Gobbi, sessantunenne laureato, si occuperà del piccolo approdo di Onno: “Questa esperienza è un omaggio alla mia infanzia”

Un approdo sul Lago di Como

Un approdo sul Lago di Como

Oliveto Lario – Dallo studio di consulenza aziendale a due passi dal centro di Milano, al pontile di Onno sul lago di Como a Oliveto Lario. Il nuovo pontilista addetto all’attracco e alla partenza dei traghetti all’imbarcadero di Onno a Oliveto Lario è un consulente del lavoro di Milano. Si chiama Dario Gobbi e ha 61 anni.

Addio ufficio

Grazie a lui i turisti, ora obbligati a restare a terra o a scegliere altri lidi, potranno approdare e salpare nel piccolo paese sulla sponda occidentale di quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno, lungo la provinciale per Bellagio. Da mercoledì, per tutta la primavera, l’estate e l’inizio dell’autunno fino al 31 ottobre, lascia il suo ufficio, le scartoffie, i bilanci da analizzare e i contratti da stipulare, per afferrare e mollare cime e gomene delle imbarcazioni della Navigazione dei Laghi che effettuano servizio di trasporto pubblico lungo la rotta per e da Bellagio. È un incarico impegnativo, dalle 9 alle 19.30, tutti i giorni, festivi compresi, sotto il sole, la pioggia, esposto al vento, con una sola pausa di riposo a settimana, per uno stipendio di circa 2mila euro al mese.

I motivi della scelta

“Non lo faccio per soldi – spiega Dario, che è laureato in Scienze politiche alla Statale, ha un master alla Cattolica e gestisce in proprio un’attività avviata –  A Onno ho imparato a nuotare, ci trascorrevo le vacanze da bambino, mentre lì vicino, a Mandello del Lario, da ragazzo ho cominciato a immergermi. Questa esperienza è un omaggio ai luoghi della mia infanzia. E poi sono sempre stato affascinato dall’acqua e dal lago, sono stato sommozzatore volontario della Protezione civile e da piccolo il mio idolo era l’esploratore subacqueo Jacques Cousteau".

Per Gobbi non si tratta di una novità assoluta, già da giovane si guadagnava qualche soldo come ormeggiatore. Con lui ci saranno – come semplici turiste - pure le sue due figlie, una che sta terminando la seconda media, la maggiore la seconda superiore. "Inoltre sto trasferendo lo studio che resta chiuso per qualche tempo – aggiunge il novello pontilista di Onno –. Non sono abituato a restarmene con le mani in mano, ho sempre lavorato, pure quando studiavo".

Le mansioni

Il suo compito è quello di assicurarsi che durante le operazioni di ormeggio, in acqua nei paraggi del pontile, non ci sia nessuno per evitare incidenti ma anche ritardi. In caso di necessità deve pure regolare l’altezza della testa del pontile affinché si trovi sempre a 1 metro e 20 sopra il livello del lago, un intervento che con la siccità che c’è si presume dovrà attuare di rado. "Voglio anche conoscere direttamente il turismo sul lago di Como di cui tutti parlano, perché a me piace approfondire gli argomenti di cui si dibatte – prosegue il pontilista, che tra il resto è attivo in alcune associazioni –. Personalmente ho l’impressione che nei centri turistici minori sia rimasto poco o nulla, specialmente per gli adolescenti. Non c’è un cinema, un luogo di ritrovo, un posto dove divertirsi".