Sparatoria Olginate: 47enne morto, il fratello ferito. Caccia al killer in Lombardia/VIDEO

Agguato in strada, forse per un regolamento di conti Le ricerche del killer estese a tutta la Lombardia. Il sindaco: non può finire così per una lite

La sparatoria avvenuta a settembre a Olginate

La sparatoria avvenuta a settembre a Olginate

Olginate (Lecco), 13 settembre 2020 - Sparatoria in pieno giorno in via Albegno, a Olginate, Comune alle porte di Lecco. Un uomo, Salvatore De Fazio, 47 anni, originario di Belcastro (Catanzaro) ma da tempo residente nel Lecchese, è morto in ospedale dopo essere stato raggiunto dai proiettili. I medici del 118 hanno soccorso per strada il 47enne, ma l'uomo è deceduto intorno alle 16, subito dopo l'arrivo all'ospedale Manzoni di Lecco. Sposato e padre di tre figli, quando è avvenuta la sparatoria si trovava con il fratello minore Alfredo, che è riuscito a scappare e mettersi in salvo rifigiandosi in un condominio.  E' ricoverato in condizioni stabili al Manzoni, ma ha fornito elementi utili ai carabinieri per risalire all'uomo che ha sparato. I carabinieri di Lecco hanno esteso a tutta la Lombardia le ricerche del killer.

 

Lo sparatore avrebbe teso l'agguato con il prestesto di un appuntamento in strada, una volta giunto sul posto ha esploso 4-5 colpi ed è scappato, sembrerebbe a bordo di una moto. Una delle piste seguite dalle forze dell'ordine è quella di un regolamento di conti tra famiglie di 'ndrangheta. La sparatoria potrebbe essere legata a un episodio accaduto la scorsa notte sempre a Olginate. Un ragazzo di 25 anni, portato in ospedale per un trauma cranico, aveva detto di essere caduto quando invece, probabilmente, era stato vittima di un'aggressione.  

Il sindaco: per una lite non può finire così

"Per una lite fra ragazzi non può finire in questo modo, altrimenti non si finisce più. Non posso neanche pensare a uno scenario del genere". Lo afferma Marco Passoni, sindaco di Olginate, che evoca lo scenario di una vendetta. Sul luogo della sparatoria, su cui Passoni è accorso, "c'era fermento e collera da parte dei parenti delle vittime. A un certo punto gli animi erano troppo caldi. Bisogna mantenere la calma, bisogna lasciar lavorare le forze dell'ordine, bisogna fidarsi delle forze dell'ordine e della giustizia", è il suo appello.  "Non è mai successa una cosa del genere nel nostro paese. E' veramente inspiegabile e terribile", continua il sindaco, ancora scosso dall'accaduto.

(ha collaborato DANIELE DE SALVO)