DANIELE DE SALVO
Cronaca

Navigazione sul lago Sindaci pronti alla “battaglia navale”

Il primo cittadino di Pescate De Capitani e il collega di Garlate, Conti da mesi chiedono che il servizio pubblico venga esteso nei loro Comuni .

Navigazione sul lago Sindaci pronti alla “battaglia navale”

di Daniele De Salvo

Renzo e Lucia al giorno d’oggi non potrebbero lasciare Pescarenico per scappare da don Rodrigo, né Alessandro Manzoni scriverebbe il suo struggente Addio ai monti. Il lago di Garlate, il vero lago dei Promessi sposi, non è infatti solcato da alcun traghetto né battello né altra imbarcazione della Navigazione dei laghi, il servizio di navigazione pubblica sul Lario.

Il sindaco di Pescate Dante De Capitani e il collega di Garlate Giuseppe Conti da mesi chiedono che il servizio venga esteso anche sul "loro" lago, al momento però non hanno ricevuto alcuna risposta.

"Il lago di Garlate non è grande e profondo come il lago di Como, e nemmeno così famoso, anche se sulle sue sponde è ambientato il celeberrimo romanzo del Sommo, ma non è figlio di un dio minore – spiega Dante De Capitani -. Il lago di Garlate merita rispetto".

È dallo scorso giugno che lui e Giuseppe Conti aspettano un riscontro alla loro istanza per varare battelli pubblici sul lago dei Promessi sposi. Nel frattempo sul quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno le corse e i collegamenti sono aumentati. "Proprio mentre si incrementa giustamente il numero di battelli sul ramo di Lecco, il lago di Garlate non ha ancora una tratta di collegamento pubblica. Non è ammissibile", insiste il primo cittadino pescatese.

È consapevole che i normali traghetti non potrebbero navigare nel lago di Garlate, poiché hanno un pescaggio troppo alto e si incaglierebbero nei fondali, specialmente vicino a riva e agli attracchi. Sarebbero però sufficienti battelli più piccoli, magari “green”: "Esistono battelli più piccoli, o addirittura elettrici che potrebbero fare al caso nostro e garantire una mobilità sostenibile", suggerisce il sindaco pescatese. Il quale lancia un ultimatum ai vertici della Navigazione dei laghi: hanno due settimane di tempo per rispondergli prima che scateni una battaglia navale. "Non sono abituato a farmi ignorare – avvisa –. O i dirigenti della Navigazione che mi danno riscontro entro 15 giorni, oppure mi presenterò presso la loro direzione di Como giovedì 20 aprile con la fascia tricolore e non me ne andrò finché non avrò buone prospettive per la navigazione del nostro lago".